Il Mondiale 2023 delle derivate dalla serie sta offrendo al pubblico gare spettacolari. Poco importa se Alvaro Bautista, campione in carica con la Ducati, abbia letteralmente dominato la scena in questa prima parte della stagione. I tifosi stanno comunque assistendo a delle belle corse, piene di sorpassi e di colpi di scena. Del resto non sta scritto da nessuna parte che per tenere incollati gli appassionati davanti alla Tv o sulle tribune dei circuiti occorrano gare e Mondiali incerti fino all’ultima curva. Anzi, il vero tifoso ama il “cannibale”, il fuoriclasse, il pluricampione. Come i Doohan, i Rossi, i Marquez. O, raddoppiando il numero di ruote, come i Senna, gli Schumacher, gli Hamilton.
Ma torniamo alle moto. In questi giorni la decisione di Dorna di togliere 250 giri motore alla Ducati e di aggiungerne altrettanti alla Kawasaki per equiparare le prestazioni ha scatenato un polverone. Sul tema non ci pronunciamo. Lo faremo in un’altra occasione. Questo spazio abbiamo voluto dedicarlo alle statistiche, disciplina che, come la matematica, non è un’opinione. I numeri non dicono tutto, ma non mentono mai. Offrono una fotografia nitida di ciò che accade, nel nostro caso in pista. E così, alla vigilia del Gran Premio di Catalunya della Superbike, snoccioliamo qualche dato riguardo ai piloti che stanno disputando il Mondiale delle derivate di serie. Prendiamo in esame i cosiddetti “centenari”, cioè quelli con più di cento Gran Premi nel Mondiale.
Sono solo tre i piloti in griglia con almeno un titolo in tasca. Jonathan Rea, Toprak Razgatlioglu, Alvaro Bautista e Tom Sykes. Il nordirlandese ha conquistato 6 corone, mentre il turco, lo spagnolo e l’inglese una a testa. Rea ha dei numeri da capogiro: in 386 Gran Premi ha tagliato il traguardo per primo in 118 occasioni, salendo per 248 volte sul podio. Johnny ha conquistato ben 40 superpole e firmato 102 giri veloci. Sono tutti record che, probabilmente, resisteranno imbattuti per tanti anni, anche perché nel frattempo il 65 della Kawasaki potrà ulteriormente aggiornarli. Razgatlioglu, invece, ha vinto 33 dei 165 GP a cui ha preso parte, scalando per 90 volte il podio. Per il turco 10 superpole e 26 giri veloci. Bautista ha corso meno gare di Toprak, ma ne ha vinte di più, nonostante una parentesi poco felice alla Honda. Lo spagnolo ha preso il via 142 volte, tagliando il traguardo per primo in 40 occasioni. 66 i podi, 7 le pole e 35 i giri più veloci in gara. Il campione del mondo in carica, che a margine del GP di Barcellona ha annunciato che correrà in Ducati anche nel 2024, ha avuto successo solo con la moto italiana. Nel biennio in Honda ha messo insieme solo 3 podi e un giro veloce.
Tra i veterani della Superbike c’è Tom Sykes, tornato nel Mondiale dopo un periodo sabbatico. L’inglese ha preso parte a 358 corse, con 34 vittorie e 114 podi. Da record il numero delle superpole, di cui Tom è un autentico specialista: ben 51. Infine, sono stati 39 i giri veloci in gara. Rimanendo in Kawasaki, Alex Lowes conta 264 GP, con 34 top-3 ma solo 2 successi. Una pole position e 8 giri veloci completano il suo curriculum. Più di 200 presente anche per lo sfortunato Michael Van der Mark, la cui carriera è stata costellata dagli infortuni. L’olandese conta 228 GP, con 5 successi, 40 podi, una pole e 5 giri veloci. Dai Paesi Bassi alla Francia, con Loris Baz. Il pilota della BMW ha disputato 182 gare vincendone 2. 20 i podi, 2 le superpole e 3 i giri veloci in gara.
Gli ultimi tre “centenari” sono Michael Ruben Rinaldi, Scott Redding e Garrett Gerloff. L’italiano ha preso il via di una gara del Mondiale 159 volte, e in 4 di queste è salito sul gradino più alto del podio. In altre 12 occasioni è arrivato fra i primi tre (7 volte secondo e 5 volte terzo). Ruben vanta anche 4 giri veloci. Scott ha trionfato in 12 delle 106 corse disputate, con 40 podi totali. Per lui anche 2 pole e 12 giri veloci. Infine, Gerloff: 101 GP senza vittorie, ma con 6 podi (2 secondi e 4 terzi posti). Zero anche nelle caselle delle pole e dei giri veloci. Uno sguardo anche ad altri due italiani protagonisti in Superbike: Andrea Locatelli e Axel Bassani. Entrambi hanno corso 82 GP, senza vittorie, pole né giri veloci. Il bergamasco vanta 10 podi (2 secondi e 8 terzi posti), il veneto 4 (un secondo e 3 terzi posti).