Bohemian Rhapsody

Rea, Razgatlioglu, Bautista, in rigoroso ordine “temporale”. I tre moschettieri si sono divisi la posta a Most, in Repubblica Ceca, ottavo round (di 12) del Mondiale Superbike. Il nordirlandese ha interrotto un lungo digiuno (durava da 252 giorni!) e portato a 119 il numero di successi nelle derivate di serie. Il turco ha conquistato la gara sprint mentre lo spagnolo ha capitalizzato la caduta del rivale della Yamaha in gara-2 per tornare al successo e conquistare la vittoria numero 50 nella categoria, la 18esima stagionale (record assoluto), riallungando in classifica (ora è a +74 su Toprak, con 248 punti ancora a disposizione). Un fine settimana intenso sotto il cielo (plumbeo) della Boemia, con i soliti tre protagonisti di battaglie epiche. E, c’è da scommetterci, sarà così fino a Jerez, sede dell’ultimo round stagionale, in programma a fine ottobre.

La cronaca

Al sabato Razgatlioglu ha fatto sua la quarta pole stagionale e la dodicesima della carriera nonché la 50esima per la Yamaha (che lascerà a fine stagione per andare in BMW) nel World Superbike. Ha così ottenuto così la partenza al palo in gara-1 e nella Superpole Race. Il turco ha realizzato anche il nuovo giro-record della pista in 1’30”801, migliorando quello che Jonathan Rea aveva stabilito lo scorso anno. Alle sue spalle si sono classificati l’ottimo Danilo Petrucci e Michael Ruben Rinaldi.

Rea, cristallo di Boemia

Asfalto bagnato per gara-1, con la pioggia che ha iniziato a cadere copiosamente nel corso della gara della Supersport 300 per poi diminuire lentamente. Scelta di pneumatici non facile, con alcuni piloti, tra cui i tre a podio a fine gara, che hanno deciso di scommettere sulle intermedie, mentre altri hanno preferito utilizzare le gomme da bagnato. Come Axel Bassani, scattato come un razzo e capace di accumulare un vantaggio incredibile prima di dover alzare bandiera bianca e fermarsi ai box per il cambio gomme. Gara-1 ha quindi premiato i piloti che hanno preso il via con le intermedie perché nel corso della gara ha smesso completamente di piovere e la pista si è via via asciugata. Chi invece ha deciso di partire con pneumatici da bagnato è stato costretto a effettuare il pit-stop per montare le slick, perdendo secondi preziosi. Rea, scattato dalla quinta posizione in griglia, è riuscito a vincere la sua prima gara stagionale precedendo sul traguardo il poleman Toprak e Petrucci.

Petrucci, il quarto incomodo

La domenica si è aperta con la Superpole Race, vinta da Razgatlioglu davanti a Rea, mentre il leader di campionato Bautista è riuscito ad agguantare il gradino basso del podio ai danni di Axel Bassani, quarto.

In gara-2 Toprak e Alvaro hanno dato vita a un bellissimo duello in pista, con il turco che è riuscito a respingere gli attacchi dello spagnolo finché una caduta a sei giri dalla fine, causata dallo scoppio di una gomma, non lo ha messo fuori gioco. A quel punto Bautista ha avuto strada libera per vincere in solitaria. Prestazione da incorniciare per Danilo Petrucci, che all’ultima curva ha sorpassato Jonathan Rea e ottenuto il secondo gradino del podio, mentre il pilota della Kawasaki è stato costretto ad accontentarsi del terzo posto.

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