Roberta Ponziani, dall’Abruzzo alla conquista dell’Europa. Sognando il Mondiale

Dai trionfi nelle minimoto al terzo posto nella neonata Women’s European Cup. La Maria Herrera italiana si chiama Roberta Ponziani e viene dall’Abruzzo. Come Andrea Iannone e Jarno Trulli, solo per citare i piloti più famosi. Roberta, classe 1996, passione smisurata e talento cristallino, fa parte di una nidiata di giovani piloti azzurri (in quota rosa) che si sta mettendo in luce nel campionato continentale istituito con successo nel 2020 e riproposto quest’anno. Al momento la Ponziani occupa la terza posizione in classifica generale, dopo che sono già stati disputati quattro round su sei (due al Mugello, uno a Misano e uno a Rijeka, in Croazia). Quando al termine della stagione mancano due appuntamenti (l’1 agosto si correrà ancora a Misano mentre il 27 agosto ci si sposterà al Mugello per il gran finale), Roberta e la sua Kawasaki numero 96 hanno 25 punti di distacco dalla leader Sara Sanchez (66 a 41). Tra la spagnola e l’italiana c’è Neila Santos, un’altra iberica, a quota 64 punti. Lo scorso anno Roberta chiuse il Campionato Europeo sul gradino più basso del podio. L’obiettivo di quest’anno, visto il divario delle prime due, è ripetere lo stesso risultato. Ma tutto è ancora possibile e sognare non costa niente.

Ciao Roberta, prima di tutto: dove vivi e quanti anni hai?

“Vengo dalla provincia di Teramo, precisamente da Montorio al Vomano. Ho 24 anni, quasi 25”.

A che età hai iniziato a correre?

“Ho iniziato a correre intorno ai nove anni con una minimoto”.

Quali campionati hai disputato finora e quali sono stati i tuoi migliori risultati?

“Con le minimoto ho partecipato a diversi campionati nazionali ed europei. Ho vinto due titoli italiani e mi sono classificata due volte seconda nell’Europeo. Invece, con la 300 ho vinto per tre anni l’R3 Cup femminile. Infine, l’anno scorso, nella Women’s Europen Cup, sono arrivata terza”.

Quest’anno stai correndo ancora la Women’s European Cup che, al momento, ti vede come la migliore delle italiane in classifica. Sei soddisfatta del tuo rendimento?

“Sono abbastanza soddisfatta, perché sono stata costantemente nelle prime tre in tutti i turni di libere, di qualifiche e nelle gare. Peccato per la caduta a Misano, che mi ha tolto la possibilità di giocarmi il campionato”.

Qual è l’obiettivo minimo che ti poni per l’European?

“L’obiettivo minimo è anche l’obiettivo e basta, ovvero vincere”

Perché corri con il numero 96?

“È il mio anno di nascita”.

Quali sono i tuoi circuiti preferiti?

“Imola e Mugello”.

Ti piacerebbe avere una wild card per disputare una gara della Supersport o del Motomondiale?

“Certo!”.

Segui le carriere di Maria Herrera e Ana Carrasco che, come hai fatto tu, corrono contro gli uomini? Che cosa ne pensi di quello che stanno ottenendo? Hai mai chiesto loro, magari via social, qualche consiglio?

“Sì! Le seguo da sempre, soprattutto la Herrera. Non ho mai avuto modo di parlare con la Carrasco, invece la Herrera ho avuto il piacere di incontrarla a Misano nei test di questo inverno, ma è stato un incontro veloce”.

Immagino che tu segua le gare del Motomondiale e della Superbike: hai qualche idolo?

“Valentino Rossi”.

Come e quanto ti alleni?

“Mi alleno quasi tutti i giorni tra allenamento funzionale, corsa e moto”.

Riesci a conciliare attività agonistica e lavoro?

“Abbastanza”.

Quanto è dispendioso disputare una stagione in moto? Riesci a coprire le spese grazie agli sponsor?

“Dipende dal campionato e dalla categoria, comunque costa decisamente molto. Purtroppo non riesco ancora a coprire tutto con gli sponsor, è molto difficile”.

Motociclismo a parte, quali altri sport segui e pratichi?

“Mi piacciono tutti gli sport ma non ne seguo uno in particolare”.

Hai qualche hobby?

“No”.

Hai tante amiche tra le rivali? Chi è la tua preferita?

“Sì, in questo campionato si sono create delle belle amicizie. Io ho un bel rapporto sia con Aurelia Cruciani che con Martina Plenario”.

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