L’Australia incorona Bautista

Johnny Rea e due volte Bautista: finisce così la stagione 2022 della Superbike. Il round australiano incorona re Alvaro, che in Indonesia ha regalato a Ducati un titolo che mancava dal 2011. Lo spagnolo ha legittimato il (meritato) Mondiale facendo sue anche la superpole race e gara-2 di domenica, mentre nella corsa del sabato ha sofferto su pista bagnata. Un week-end pesantemente condizionato dalla pioggia, che ha reso le gare un terno al lotto ma che alla fine ha visto alternarsi sul podio i soliti noti. Ecco la cronaca.    

Gara-1

Poco prima della partenza di gara-1 ha smesso di piovere e un timido sole si è affacciato sul tracciato australiano rendendo la scelta pneumatici più dubbiosa. Ciononostante, considerato che la superficie era ancora completamente bagnata, tutti i piloti hanno optato per pneumatici rain sia all’anteriore che al posteriore. L’unico a fare una scelta controcorrente è stato Philipp Oettl (Team Goeleven), che al posteriore ha preferito montare un intermedio. Dopo pochi giri dal via la traiettoria ha iniziato ad asciugarsi rapidamente, complice il sole e il vento piuttosto forte. A partire dal nono giro la maggior parte dei piloti ha iniziato a rientrare ai box per effettuare il cambio gomme. La maggior parte di loro ha montato pneumatici slick ma c’è stato qualcuno che ha scelto coperture intermedie. La scelta vincente si è rivelata quella di chi ha montato gli slick, come Jonathan Rea, che si è aggiudicato la gara davanti a Toprak Razgatlioglu e al compagno di squadra Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK). 

Superpole race

La scelta delle gomme con cui affrontare la superpole race è stata tutt’altro che scontata e ha influito in modo determinante sull’andamento della gara. In particolare, la strategia adottata da Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati), che insieme a Hafizh Syahrin (MIE Racing Honda Team) è stato l’unico pilota a scommettere su pneumatici slick, ha ripagato sulla distanza di 10 giri il neo campione del mondo. Infatti nei primissimi giri, quando la pista era ancora piuttosto bagnata, lo spagnolo della Ducati ha sofferto rispetto ai rivali su gomme da bagnato scivolando fino alla 16esima posizione, ma quando la traiettoria è andata velocemente asciugandosi la scelta di montare le slick ha premiato Bautista, che è riuscito in pochi giri a risalire la china e a conquistare la testa della corsa al penultimo giro, tagliando poi il traguardo per primo. Rea, scattato dalla seconda posizione, ha terminato la corsa sul gradino basso del podio alle spalle di Razgatlioglu, secondo al traguardo dalla quarta casella in griglia.

Gara-2

Nell’ultima gara della stagione il meteo è stato più clemente ma non ha comunque smesso di tenere tutti con il fiato sospeso fino al via. Infatti, circa mezz’ora prima della partenza, sono cadute alcune gocce di pioggia che hanno reso la pista umida. Ma la scelta degli pneumatici in questo caso è stata più semplice rispetto alla superpole race perché la pista era quasi completamente asciutta alla partenza. Tutti hanno quindi utilizzato pneumatici slick. Con la vittoria della superpole race, Bautista ha ottenuto la pole e non ha sprecato l’opportunità. Dopo un inizio gara dominato da Jonathan Rea, lo spagnolo si è ripreso la testa della corsa e l’ha tenuta fino al 17° giro, quando la bandiera rossa ha interrotto la gara per un incidente a Eugene Laverty (Bonovo Action BMW). In quel momento Rea si trovava in seconda posizione e il suo compagno di squadra Alex Lowes in terza e quindi i piloti Kawasaki hanno completato il podio. Quarto posto per Razgatlioglu.

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