Mercato piloti: Miller, Bastianini e Rins i pezzi pregiati

Mentre la MotoGP si avvicina al giro di boa di metà stagione, nel paddock ferve il mercato piloti. Sono ancora tantissime le caselle vuote sulla griglia del 2023. Una griglia che, lo ricordiamo, sarà orfana della Suzuki, che ha clamorosamente deciso di ritirarsi al termine di questa stagione. Le moto in pista il prossimo anno saranno 22, contro le 24 del 2022. Vediamo, team per team, quali potrebbero essere gli scenari futuri.

YAMAHA – Cominciamo dall’unica Casa che ha già sistemato i tasselli del puzzle. Il team di Iwata, dopo un lungo tira e molla, è riuscito a convincere Fabio Quartararo a prolungare il contratto. Il campione del mondo in carica, reduce dallo schiacciante successo di Barcellona, resterà con la Casa dei tre diapason fino a tutto il 2024. Fabio ha detto sì dopo aver ricevuto rassicurazioni riguardo alla moto del futuro, che dovrebbe migliorare in termini di potenza. A fianco del francese ci sarà ancora Franco Morbidelli, nonostante una prima metà di stagione da dimenticare. Il Morbido cercherà di ritrovare il feeling che aveva nel 2020, quando vinse tre gare e si laureò vicecampione del mondo. Il team ufficiale Yamaha sarà l’unico in pista nel 2023: la Casa giapponese, infatti, ha rinunciato alla squadra satellite, che quest’anno è in pista con Andrea Dovizioso e Darryn Binder. Il romagnolo dovrebbe ritirarsi definitivamente dal motociclismo, mentre il sudafricano potrebbe essere “retrocesso” in Moto2, classe dove non ha mai corso essendo saltato direttamente dalla Moto3 alla MotoGP.

APRILIA – La grande sorpresa della stagione 2022 ha confermato i due attuali piloti: Aleix Espargaro e Maverick Vinales. Il Capitano, come lo chiamano nel box, si è guadagnato il posto a suon di (ottimi) risultati, Top Gun è in crescita (a Barcellona è arrivato settimo) e ha trovato fin da subito un buon feeling col team. Ma nel 2023 la Casa di Noale raddoppia. Ci sarà, infatti, anche una squadra satellite, che prenderà il posto della Yamaha RNF. Radio paddock parla di Alex Rins e Celestino Vietti come piloti, a meno che Celestino non decida di restare in Moto2 e allora Massimo Rivola potrebbe ripiegare su Darryn Binder.

HONDA – Il team interno della Casa dell’ala dorata aspetterà la guarigione di Marc Marquez, ma nel frattempo si è tutelata con un secondo pilota di spessore: l’ex iridato Joan Mir, rimasto senza sella dopo l’uscita di scena della Suzuki. Lo spagnolo prenderà il posto di Pol Espargaro, le cui prestazioni non hanno mai convinto. È un rebus, invece, la situazione nel team LCR, dove sono a rischio sia Alex Marquez che Taka Nakagami. Ma se il fratello di Marc ha ancora qualche possibilità di mantenere il posto, il giapponese al 99 per cento (e l’incidente di Barcellona in tal senso non aiuta…)  lo perderà in favore del connazionale Ai Ogura, protagonista di ottime gare in middle class. Se anche Alex dovesse saltare, si vocifera di un interesse di Lucio Cecchinello per Vietti. A meno che la scelta non ricada su Rins.

KTM – La Casa austriaca conferma Brad Binder ma, a sorpresa, non rinnova con Miguel Oliveira, che con KTM ha vinto ben quattro gare. Al posto del portoghese arriverà Jack Miller, in uscita dalla Ducati ufficiale. Per quanto riguarda la squadra satellite, Gardner potrebbe avere un’altra possibilità. Sull’altra arancione salirà il “cavallo di ritorno” Pol Espargaro, con Raul Fernandez di nuovo in Moto2 o in Aprilia satellite.

DUCATI – Giorni caldi a Borgo Panigale, al lavoro per completare il mosaico in vista del 2023. Pecco Bagnaia è già sotto contratto con il team ufficiale, che non ha ancora sciolto le riserve sul secondo pilota: Enea Bastianini o Jorge Martin? Il primo è leggermente favorito, ma lo spagnolo (secondo in Catalunya) ha ancora qualche carta da giocare. Se la scelta ricadrà sul riminese, Martin resterà in Pramac con Zarco, mentre nel team Gresini al confermato Fabio Digiannantonio sarà affiancato Oliveira, avvistato nel retrobox di Nadia Padovani a margine del GP di domenica (lo scoop è del collega irlandese Simon Patterson). Infine, nessuno scossone nel VR46, con Luca Marini e Marco Bezzecchi ancora in sella alle moto giallonere. 

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