La MotoGP copia la Superbike: gare sprint al sabato
Clamoroso in MotoGP: arrivano le gare sprint! Il venerdì di Zeltweg, sede della 13esima prova del Mondiale, è stato animato dalla notizia che dall’anno prossimo si correrà… il doppio. In ogni round del campionato, infatti, oltre al classico Gran Premio della domenica, se ne disputerà un altro al sabato, con giri e punteggio dimezzati. Non si tratterebbe – e in questa storia il condizionale è d’obbligo perché non c’è ancora l’ufficialità – di una vera e propria gara di qualificazione, come in Superbike e Formula 1, bensì di un mini GP a sé stante. In altre parole, l’ordine di arrivo della gara sprint non determinerà la griglia di partenza della domenica. Per quella, e per la griglia della sprint race, saranno ancora decisive la Q1 e la Q2. Insomma, anche la classe regina del Motomondiale copia le derivate dalla serie, dove da tre anni si corre un GP “dimezzato” fra gara-1 e gara-2. In Formula 1, invece, da un paio di stagioni c’è la gara sprint, che determina l’ordine di partenza del Gran Premio in programma, come da copione, alla domenica pomeriggio. La si è sperimentata l’anno scorso e la si sta riproponendo quest’anno, ma solo in tre round. In futuro si vedrà.
Quartararto polemico
Questo format, evidentemente, attira il pubblico, perché si sta diffondendo a macchia d’olio nei principali campionati motoristici. Ma piace anche ai piloti? Alcuni si sono espressi positivamente, altri no. Tra questi il campione del mondo Fabio Quartararo, che in primis ha criticato la Dorna e la Fim per non averne discusso con gli attori protagonisti dello show, cioè i piloti stessi. Una decisione che, se verrà effettivamente varata, sarà quindi unilaterale. Gli unici a esserne informati sono stati i Costruttori, con i quali c’è stato un incontro proprio venerdì a margine del GP d’Austria. L’assenso di questi avrebbe sciolto le ultime riserve riguardo al progetto, che a questo punto dovrebbe essere ufficializzato a breve e diventare operativo dal 2023. El Diablo ha poi sottolineato i rischi di correre tante gare in un lasso di tempo così breve. In caso di infortunio, un pilota rischierebbe di saltare diverse gare e di mettere a repentaglio l’intera stagione.
Si guarda al futuro
La gara sprint del sabato, infatti, raddoppierà a tutti gli effetti il numero di GP della major class: da 21 (quest’anno saranno 20 a causa del forfait del GP di Finlandia) a 42. Radio paddock fa sapere che inevitabilmente il programma delle prove libere dovrà essere ridimensionato. Probabilmente la sessione sacrificata sarà la FP4, quella che serve ai piloti e ai team per girare in assetto da gara. Anche il warm-up della domenica mattina rischia di finire in cantina. Proprio come succede in F.1 da alcuni anni. Infine, i punteggi. La gara breve del sabato, che dovrebbe attirare più pubblico nei circuiti in una giornata sempre più “snobbata” dai tifosi, darà punti solo ai primi nove classificati, come in Superbike. Anche il punteggio sarà dimezzato: 12 punti al primo, 9 al secondo, 7 al terzo, 6 al quarto, 5 al quinto, 4 al sesto, 3 al settimo, 2 all’ottavo e 1 punto al nono arrivato. Nessuna variazione, invece, in Moto2 e in Moto3, dove si continuerà a usare l’attuale format. La MotoGP guarda al futuro. Ma sta andando nella direzione giusta? Ai posteri l’ardua sentenza.