Le moto al cinema

La moto non è solo velocità. È anche un fenomeno di costume. Ne esistono migliaia di modelli, uno diverso dall’altro: alcuni belli, altri un po’ meno, ma tutti accomunati da un fascino unico. Alcune di queste moto sono diventate delle vere e proprie celebrità grazie a… Hollywood! Proprio così: la motocicletta si è assurta al ruolo di protagonista in moltissimi film che hanno fatto la storia del cinema. Quali sono le più celebri due ruote a motore finite davanti all’occhio della cinepresa? Cominciamo dalle origini.

È il 1920: Buster Keaton, il primo grande interprete del cinema muto, guida un sidecar nella pellicola “Lo spaventapasseri”. Si tratta di una Harley-Davidson modello Big Twin costruita lo stesso anno del film. Peccato che non si possa sentire il rombo della sua moto. Tre anni dopo il celebre Ridolini, al secolo Larry Semon, monta un sidecar “Indian Powerplus” del 1918 nel film “Ridolini pugilista”. Un attore comico accostato a un modello “divertente” da guidare. Nel 1933 un altro sidecar si prende la scena nel lungometraggio “La guerra lampo dei fratelli Marx”. Groucho guida proprio una moto con i… baffi, perché si tratta di una Harley-Davidson J del 1926. Facciamo un salto al dopoguerra e spostiamoci in Italia.

Nel 1953 Gregory Peck e Audrey Hepburn girano per la capitale su una Vespa 125 del 1951 nel film “Vacanze romane”. Si tratta di uno dei primi esemplari prodotti dalla Piaggio, così bello da finire sulla locandina del film!

Nel 1953 Gregory Peck e Audrey Hepburn girano per la capitale su una Vespa 125 del 1951 nel film “Vacanze romane”. Si tratta di uno dei primi esemplari prodotti dalla Piaggio, così bello da finire sulla locandina del film! Dello stesso anno è il film “Pane, amore e fantasia” con Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida: i protagonisti scorrazzano su una Ducati “Cucciolo” del 1951, una bicicletta con motore ausiliario. Una sorta di antesignana dell’attuale bici con pedalata assistita. In “Don Camillo e l’onorevole Peppone”, Fernandel e Gino Cervi fanno su e giù per Brescello a bordo di un sidecar Moto Guzzi 500 Sport 1.4 del 1929. E se le cantano di santa ragione! Quattro anni più tardi ne “I Tartassati”, Totò e Aldo Fabrizi… litigano su un sidecar Tittarelli Moto Guzzi 500 GTV del 1935 in una scena che farà la storia del cinema.

Nel 1960 ricompare la mitica Vespa: succede nel celeberrimo film “La dolce vita” di Federico Fellini, con Marcello Mastroianni e Anita Ekberg. È una Vespa 125 del 1959. Se la due ruote italiana ha avuto un successo planetario è stato anche grazie a queste scene. Nel 1970 Clint Eastwood dà lustro alla Triumph TR6 nel film “L’uomo dalla cravatta di cuoio”. Nel 1974 in “…Altrimenti ci arrabbiamo”, il gigante Bud Spencer guida una Motozodiaco Tuareg 223-2, mentre lo smilzo Terence Hill è alle prese con una OSSA AE-73 Enduro 250. Nella stessa pellicola, gli scagnozzi del Boss montano due Ducati Scrambler. Stessi attori, altra moto: ne “I due superpiedi quasi piatti” del 1977 gli agenti Bud e Terence pilotano due Harley Davidson Road King. Il 1982 è l’anno di “Rambo”: il protagonista (Sylvester Stallone) fugge su una Yamaha XT 250. Due anni dopo è la volta di “The Terminator”, in cui Arnold Schwarzenegger è in sella a una Honda CB 750 Four K2 del 1972. In “Troppo forte” del 1986, Carlo Verdone guida una Yamaha FZ 750 del 1985. Con tutto rispetto per il bravo Carlo, Arnold e Clint facevano tutt’altro effetto… L’anno dopo Chuck Norris è su una Suzuki DR 600 in “Delta Force”.

Tom Cruise nel film che lo ha reso famoso, “Top Gun” del 1986, sfreccia su una Kawasaki GPZ 900R. Una curiosità: Tom all’epoca non sapeva guidare la moto. Così, per rendere le scene più credibili, dovette prendere lezioni private.

Tre anni dopo, i leggendari Harrison Ford e Sean Connery danno lustro a un sidecar Dnepr 750 del 1989 e a una Honda XL 500 S del 1977 nel film “Indiana Jones e l’ultima crociata”. È passata alla storia la scena ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale in cui i due attori fuggono a bordo di un sidecar URAL costruito in Russia negli anni ’80. “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” del 1991 è una vera e propria parata di stelle: si va da un’Harley Davidson Fat Boy 1340 a una Honda XR 100 del 1990, fino a una Kawasaki KZ 1000 Police del 1984. In una pellicola in cui l’androide protagonista (Arnold Schwarzenegger) pronuncia appena 700 parole, è il rombo dei motori a parlare al posto suo! Come non citare, poi, uno dei lungometraggi più famosi degli ultimi 30 anni: “Pulp Fiction”. Nel film di Quentin Tarantino, Bruce Willis usa un Chopper su base Harley Davidson per scappare da chi lo vuole uccidere.

Come si diceva all’inizio, un ruolo importante nel “mondo della celluloide” l’hanno avuto i motorini made in Italy, in primis la Vespa e la Lambretta. Ne “Il talento di Mr. Ripley” del 1999, il coprotagonista Matt Damon guida una Lambretta 125 C del 1951, portando con sé una Gwyneth Paltrow nel fiore degli anni e della carriera. Il 2000 è l’anno di “Mission: Impossibile II”. In una delle tante scene di inseguimento compaiono una Triumph Daytona 955i guidata da Dougray Scott e una Triumph Speed Triple del 1999 guidata dal protagonista Tom Cruise. Un dettaglio importante: i veicoli sono conformi agli originali a eccezione delle gomme artigliate, più adatte a solcare le stradine sterrate. Nel “Charlie’s Angels – Più che mai”, le tre protagoniste partecipano a una gara clandestina di Supercross, in cui tra l’altro compaiono alcuni campioni come Ricky Carmichael e Jeremy McGrath, in sella a una Suzuki RM 250 (guidata da Cameron Diaz), a una Yamaha YZ 250 (Lucy Liu) e a una KTM SX 250 (Drew Barrymore).

Nello stesso anno, il 2003, Uma Thurman si muove con una Kawasaki ZZR 250 in “Kill Bill”. Il colore della moto? Naturalmente giallo, come la sua tuta.

Passiamo a qualcosa di decisamente più leggero: in “Tre metri sopra il cielo” il protagonista Riccardo Scamarcio partecipa alle gare clandestine con una Ghezzi & Brian Furia, mentre nel seguito “Ho voglia di te” lo stesso Scamarcio guida una Yamaha MT-01. Le ragazze impazzivano per l’attore, i ragazzi per le moto! Abbassiamo la potenza e i giri motore e inforchiamo un bel Morini Corsarino. È il motorino guidato da Claudio Santamaria nel film del 2007 “Il cielo è sempre più blu”, biografia del compianto cantautore Rino Gaetano. Nel 2008 “Batman” alias Christan Bale gira su un Batpod con motore Honda da 450cc. È un prototipo ispirato alla Dodge Tomahawk. Chiudo con un’altra bella ragazza. In “Salt” del 2010, Angelina Jolie ci dà del gran gas su una Triumph Street Triple.

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