Aegerter scrive la storia

Che anno incredibile per Dominque Aegerter! Vittoria nel Campionato del Mondo della MotoE, vittoria con record nella Supersport 600, esordio come tester sulla Suzuki MotoGP e contratto già firmato con la Yamaha Superbike per il 2023. Nel mezzo, un “finto” infortunio che gli ha procurato una squalifica e tante critiche. Ma ormai è acqua passata, perché adesso c’è spazio solo per i brindisi e i festeggiamenti. Il campione elvetico sta vivendo una sorta di seconda giovinezza. Dopo una carriera nel Motomondiale che non è mai decollata (una sola vittoria nel 2014 in Moto2 nel GP di Germania più altri cinque terzi posti, sempre nella cilindrata di mezzo), Domi superata la soglia psicologica dei 30 anni si è affermato sia nel campionato riservato alle moto elettriche che in quello Supersport 600. In MotoE ha conquistato il Mondiale 2022 dopo essere stato viceiridato l’anno precedente (nell’ultima gara, a Misano, solo una discussa penalizzazione all’ultima gara gli ha tolto la gioia del titolo), mentre nelle derivate ha fatto centro due volte su due, rivelandosi un vero e proprio specialista della categoria cadetta, dove ha messo nel carniere 26 vittorie e 34 podi in 42 corse disputate, oltre a undici pole position e a 20 giri veloci. 

La matematica gli ha consegnato il secondo titolo consecutivo già poco dopo la partenza di gara-1 in Indonesia, in seguito al ritiro dell’unico rivale ancora in lizza: Lorenzo Baldassarri. 

Gara-1

Con Baldassarri (Evan Bros.WorldSSP Yamaha Team) fuori dai giochi nei primi momenti di gara, Aegerter (Ten Kate Racing Yamaha) ha potuto gestire la gara in serenità e gli è bastato il quinto posto sul traguardo per laurearsi campione del mondo della categoria per il secondo anno consecutivo. Vittoria di gara invece per il poleman Niki Tuuli, che è riuscito a restare in testa alla corsa quasi dalla partenza alla fine. Alle sue spalle Federico Caricasulo, (Althea Racing) scattato dalla quinta casella in griglia, e Can Oncu, sul terzo gradino del podio.

Gara-2

La seconda gara ha preso il via con 36 gradi di temperatura dell’aria e 66 di asfalto. Aegerter, non pago della conquista del titolo iridato, si è aggiudica la vittoria della gara, terminata al 14° giro dei 19 previsti dalla bandiera rossa esposta per la caduta del vincitore di gara-1 Niki Tuuli. Alle spalle del bi-campione del mondo si sono classificati Stefano Manzi (Dynavolt Triumph), secondo, e Can Oncu (Kawasaki Puccetti Racing), terzo al traguardo.

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