Bautista per il tris, Rea per il settebello
Pronti, partenza, via! A pochi giorni dall’inizio dell’anno nuovo è stato svelato l’elenco completo, seppur provvisorio, dei piloti e della squadre che prenderanno parte al Mondiale 2024 della Superbike. Sarà l’edizione numero 47 del campionato riservato alle moto derivate dalla serie. Come in MotoGP, anche in Superbike sono solo cinque le Case coinvolte: Ducati, Yamaha, Kawasaki, Honda e BMW. Le prime quattro sono presenti anche tra i prototipi, insieme alla KTM.
Saranno 23 i piloti in griglia, in rappresentanza di ben 15 team differenti. In Superbike, contrariamente alla MotoGP, ogni squadra non è obbligata a schierare due piloti. Il bi-campione in carica Alvaro Bautista sarà ancora in pista con il numero 1 sul cupolino: per lo spagnolo, già vincitore di 59 GP in 169 partenze, sarà la quarta stagione in sella alla Ducati del team Aruba.it Racing. Un sodalizio vincente, nato nel 2018 e ritrovato nel 2021, dopo la sfortunata parentesi di Alvaro in Honda. I numeri del 39enne ex campione del mondo della 250 sono impressionanti: in appena sei stagioni in Superbike è salito 89 volte sul podio, firmando 10 superpole e 52 giri veloci. Con lui nel box della Ducati ufficiale entra il rookie Nicolò Bulega, neo campione del mondo della Supersport 600. Il romagnolo sostituisce Michael Ruben Rinaldi, passato al team Motocorsa. Michael porta in dote 5 vittorie e 23 podi in 187 Gran Premi disputati, oltre a 4 giri veloci. Ha cambiato casacca uno dei piloti più promettenti del circus: Axel Bassani. Il veneto è salito sulla Kawasaki nella girandola di selle che ha portato il sei volte iridato Jonathan Rea in Yamaha e Toprak Razgatlioglu in BMW. Con la Ducati privata Bassani ha ottenuto sei podi e un giro veloce in 109 presenze. Numeri da capogiro, invece, per il nordirlandese: 413 GP, 119 vittorie, 263 podi, 43 superpole e 104 giri veloci. Oltre ai già citati sei titoli mondiali. Il suo compagno in Yamaha è il confermato Andrea Locatelli, forte di 14 podi in 109 gare. Bassani, invece, troverà ai box Alex Lowes (2 vittorie, 34 podi, una pole e 8 giri veloci in 285 corse).
Molto interessante la sfida che attende Toprak, che ha lasciato la Yamaha dopo averla riportata al titolo piloti. Il turco guiderà la BMW del tema ufficiale con Michael van der Mark. La sfida interna l’ha già vinta il numero 54, che in 192 presenze ha firmato 39 successi, 12 pole e 33 giri più veloci. Addirittura 115 i podi. Van del Mark ha all’attivo 243 GP e solo 5 affermazioni, a cui vanno aggiunti 40 podi, una pole e 5 giri veloci.
Ranghi confermati nel GRT Yamaha, sulle cui selle siederanno Dominique Aegerter e Remy Gardner. Lo svizzero ha vinto due Mondiali Supersport e una Coppa del Mondo MotoE; l’australiano ha trionfato in Moto2 nel 2021. Entrambi saranno al secondo anno nella massima serie delle derivate. Per ora i numeri danno ragione ad Aegerter, che ha agguantato due podi nell’anno del debutto. Squadra che… non vince non si cambia in HRC. La Casa giapponese, fanalino di coda in MotoGP, fatica anche in Superbike ma preferisce la continuità alla rivoluzione, almeno per quanto concerne i riders. Confermati sia Iker Lecuona che Xavi Vierge. Entrambi hanno in curriculum un unico podio, a cui Lecuona aggiunge una pole. Seconda stagione anche per il “giramondo” Danilo Petrucci, rivelazione del 2021 con la Panigale del team Barni. Per il ternano 3 podi in 36 GP al debutto. Esperienza e talento nel team Bonovo BMW, con il confermato Garrett Gerloff e “cavallo pazzo” Scott Redding. L’americano ha conquistato sei podi in 128 GP,; l’inglese 12 vittorie, 40 podi, 2 pole e 12 giri veloci in 133 corse.
C’è grande attesa per il ritorno in pista di Andrea Iannone dopo i quattro anni di squalifica per doping. Il pilota di vasto guiderà una Ducati R4 nel team Go Eleven, Completano la griglia Philipp Oetll (GMT94 Yamaha), Bradley Ray (Yamaha Motoxracing), Adam Norrodin e Tarran Mackenzie (Petronas Mie Racing Honda), Tito Rabat (Wawasaki Puccetti) e Sam Lowes (Elf Marc VDS Ducati).