50 anni di videogiochi di guida, ecco alcuni titoli storici

Nel 2024 ricorre il 50° anniversario del primo videogioco di guida: ecco i titoli più rappresentativi di questo mezzo secolo di storia dei videogame motoristici

Tra tutte le specialità sportive quella degli sport motoristici rimane da sempre una di quelle favorite dai giocatori di tutte le età, quasi in competizione con quelli calcistici. Il fascino di una guida spericolata in tutta sicurezza su un bolide a tutta velocità ha un fascino che non tramonerà mai.

Avevamo dato già qualche anticipazione dei videogiochi a tema motociclistico e automobilistico che hanno fatto storia. Di seguito proponiamo qualche titolo di videogioco di guida usciti in questo mezzo secolo.


Gran Trak 10, Atari. 1974

Questo primo gioco era veramente unico nel suo genere. Il gioco invatti propone una corsa con vista dall’alto su un unico circuito e una sola vettura in pista, con lo scopo di riuscire a fare il maggior numero di giri prima della fine del tempo di 78 secondi a disposizione.

Lo schermo era in bianco e nero, mentre l’auto veniva controllata con un volante analogico e un cambio a tre marce compresa la retro, con tanto di pedali del freno.

Disponibile per la piattaforma Coin-Op.


Night Driver, Atari. 1976

Si tratta del primo videogioco di guida che dà l’illusione di trovarsi davvero al volante di una vettura, con il giocatore quindi al posto di guida, con una visuale in soggettiva, in prima persona.

Inoltre, il fatto di guidare di notte (night, da cui il titolo), permetteva agli sviluppatori di utilizzare le poche qualità grafiche, mostrando solo i bordi della strada senza entrare nei dettagli come ai giorni nostri, allora impensabili. Lo schermo è ancora in bianco e nero, con volante, pedali e cambio a 4 marce. Nel 1980 Atari ne realizza una versione a colori per la sua console domestica, il famoso Atari Vcs. Nel 1982 uscì anche il “porting”, ossia il trasferimento da una piattaforma ad un’altra, permettendo così anche l’utilizzo sul Commodore 64.

Disponibile su piattaforma Coin-Op, Atari Vcs, Msx e Commodore 64


Auto Racing, Mattel. 1980

Nel 1980 la Mattel con la sua piattaforma Intellivision introduce grosse novità, con lo schermo a colori e una grafica più avanzata rispetto a quelli di Atari. Viene infatti rappresentata solo la sezione in cui si trova la monoposto del giocatore , con dettagli reali per quegli anni,come la riproduzione della pista in asfalto, degli edifici e della vegetazione circostante. Per questo venne indicato come miglior gioco dell’anno, con a disposizione cinque differenti circuiti, in cui però il giocatore non ha controllo dell’accelerazione della vettura, ma solo del freno.

Disponibile su piattaforma Intellivision.


Pole Position, Namco. 1982

Pole Position proponeva un’esperienza di gioco molto realistica, sia perla grafica molto realistica, sia anche per le prove di qualificazione per la posizione di partenza. Se il giocatore ingfatti non riusciva a qualificarsi, l’accesso al circuito era precluso e la partita si concludeva immediatamente con l’immancabile game over. Inoltre, per la prima volta veniva simulato un circuito reale: il Circuito del Fuji, in cui furono effettivamente disputati diversi GP di Formula 1.

Disponibile su piattaforme Coin-Op, Atari Vcs, Commodore Vic-20 e Commodore 64, ZX Spectrum e Vectrex


Pitstop, Epyx. 1983

Scoppia la mania dei computer domestici, tra i contendenti ci sono lo ZX Spectrum e il Commodore 64. Su quest ultimo esce il titolo PitStop, un primo e rudimentale simulatore di Formula 1 con 6 circuiti disponibili, dove, per la prima volta, il giocatore non controlla solo la vettura ma anche il team dei meccanici, nel momento in cui decide di fermarsi ai box per il cambio gomme o per rabboccare il carburante. La successiva evoluzione del videogioco permette anche lo split dello schermo in due, in modo da poter permettere a due giocatori di gareggiare sullo stesso schermo.

Disponibile su piattaforme Commodore 64.


Chequered Flag, Psion. 1983

In diretta concorrenza con PitStop della Commodore, la ZX Spectrum pubblica il gioco che trae nome dalla bandiera a scacchi tipica dei circuiti di gara e di velocità. Sono disponibili 10 circuiti, di cui sei reali, come quello di Monza. Le vetture monoposto da scegliere sono tre, due con cambio manuale e una automatico, ognuna delle quali ha un suo cruscotto. Lato negativo è che il gioco era una corsa contro il tempo, dal momento che richiedeva una memoria molto maggiore di quella disponibile negli anni 80: si parla di ben 48k!

Disponibile su piattaforme ZX Spectrum.


Virtua Racing, Sega. 1992

A partire dal 1989, un team di Sega aveva iniziato a realizzare la tecnologia “del futuro”, che avrebbe da li a poco mandato in pensione i vecchi giochi di guida. La squadra mise infatti in campo il primo vero 3D. Mentre i precedenti giochi creavano solo una illusione di profondità con degli espedienti grafici, ora gli oggetti vengono stilizzati, trasformati cioè in superfici poligonali la cui posizione nello spazio è calcolata in tempo reale. Ad esempio, questo permetteva di compiere per la prima volta una vera inversione ad U sul tracciato. Con Virtua Racing inoltre sono introdotti fino a 15 concorrenti gestiti dal processore, con 3 circuiti disponibili per esperienze arcade.

Disponibile su piattaforme Coin-O e Mega Drive


Formula One Grand Prix, Microprose. 1992

Questo gioco può essere considerato un vero simulatore di Formula 1, anche senza essere licenziato Fia, in particolare del GP del 91 vinto da Ayrton Senna. I circuiti erano i medesimi, così come le livree delle monoposto, ma i nomi dei piloti e delle scuderie erano inventati, non avendo la licenza. Era realizzato con un motore grafico in 3D straordinariamente avanzato, considerate le potenzialità rese possibili dall’hardware dell’epoca.

Disponibile su piattaforme Commodore Amiga, Atari e Ms Dos.


Daytona Usa, Sega. 1994

Il team di Sega chiede aiuto alla tecnologia militare per aggiungere realismo, dettagli grafici ed aumentare così i poligoni sullo schermo. Nasce così il nuovo videogioco di guida dedicato al celebre circuito di Daytona, anche se il tracciato riprende quello meno celebre della Pocono Speedway, in Pennsylvania. Inutile dirlo, questo gioco fece incassi da record.

Disponibile su piattaforme Coin-Op e Sega Saturn.


Gran Turismo, Sony. 1998

A fine 94 Sony esordisce sul mercato americano e successivamente su quello italiano con la sua console, la PlayStation, simbolo delle future generazioni delle macchine da gioco casalinghe. Nel 1998 realizza anche un titolo proprietario: Gran Turismo. Un titolo destinato a ridefinire totalmente gli standard per i giochi di guida. E non a caso con quasi 11 milioni di copie rimane tuttora il videogioco più venduto. Con i suoi 11 tracciati, 140 vetture a disposizione ognuna con i propri dettagli in estetica, motore e prestazione. Il gioco diede il via ad una lunga serie, di cui l’ultimo titolo è del 2022, Gran Turismo 7.

Disponibile su piattaforme PlayStation.


Forza Horizon, Microsoft. 2012

Microsoft sbarca sul mercato delle console nel 2002 in Italia con la sua Xbox e nel 2005 con il suo titolo per i giochi di guida, Forza MotorSport. Anche qui, come nel titolo Sony, il reparto macchine è immenso, ben 231 vetture accuratamente riprodotte e un elenco di 35 tracciati, alcuni dei quali reali come i circuiti di Silverstone, Nürburgring e Laguna Seca. Il suo spin-off è stato Forza Horizon, un videogioco di guida la cui caratteristica principale è stata la guida all’interno di un ambiente open world dinamico, compresi con cambiamenti climatici e alternanza tra giorno e notte e liberamente esplorabile. Una verà novità per i giochi arcade di allora. Diversi i seguiti, a seconda della location dei circuiti, come Francia, Italia , Australia e Messico.

Disponibile su piattaforme Xbox.


Assetto Corsa, Kunos Simulazioni. 2014

Può essere considerato uno dei primi giochi per PC da casa, che sfrutta le capacità di calcolo dei computer domestici, fino ad allora tenute in sordina, per motivi antieconomici e di minor mercato. A fine 2014 la italiana Kunos presenta un gioco simulativo come Gran Turismo, con più di 170 vetture reali e 19 circuiti ufficiali, tra cui il Mugello o il Nürburgring. Il gioco ha un grande successo.

Disponibile su piattaforme Pc, PlayStation, Xbox

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