Suzuki, addio o arrivederci?
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano: sarà così anche per la Suzuki, che per la seconda volta lascerà la MotoGP? La prima fu al termine della stagione 2011, quando da Hamamatsu annunciarono di volersi prendere una pausa. Il periodo sabbatico durò meno di quattro anni, perché nel 2015 una nuova struttura, affidata alla sapiente gestione di Davide Brivio (ex manager Yamaha), tornò in pista ottenendo fin da subito buoni risultati. Dal 2002, anno di fondazione della MotoGP, a oggi il team giapponese ha saltato soltanto le stagioni 2012, 2013 e 2014. Complessivamente, quindi, ha disputato 18 Mondiali, vincendone due: uno tra i costruttori e uno tra i piloti. Per quanto riguardo quest’ultimo, a firmare l’impresa, la prima dopo quella del 2000 di Kenny Roberts Junior (ma quelli erano i tempi della 500), è stato Joan Mir nel 2020. Un campionato anomalo, condizionato dal Covid e strutturato in appena 14 round. Lo spagnolo ha conquistato il titolo con una sola vittoria all’attivo, nel Gran Premio d’Europa, corso a Valencia. Mir è così entrato nel ristretto novero di piloti che hanno vinto almeno una gara in MotoGP in sella alla Suzuki. Solo in quattro sono riusciti nell’impresa: oltre a Joan, anche il suo attuale compagno di squadra Alex Rins, Chris Vermeulen e Maverick Vinales. Con tre successi (due nel 2019 a Austin e Silverstone e uno nel 2020 ad Aragon), Alex è il pilota più vincente in Suzuki nell’era dei prototipi.
Riguardo invece ai podi, sono otto i piloti che ne hanno conquistato almeno uno. Fra questi il più presente è ancora Alex Rins, con 15 gettoni (tre vittorie, otto secondi posti e quattro terzi), davanti a Mir con 13 (un successo, cinque piazze d’onore e sette terzi posti). Il re del bagnato Vermeulen segue a quota sette, poi ci sono John Hopkins, Andrea Iannone e Maverick Vinales appaiati a quattro. Chiudono la classifica Kenny Roberts Junior con due presenze sul podio e Loris Capirossi con una (fu terzo a Brno nel 2008). Da qui alla fine della stagione 2022 dell’avventura di Suzuki in MotoGP mancano otto gare: riusciranno Alex e Joan a regalare alla Casa giapponese altre soddisfazioni? L’obiettivo è aggiornare i numeri prima dei saluti. Con l’auspicio che non sia un addio, ma solo un arrivederci.
Riepilogo
50 podi suddivisi in 6 vittorie, 19 secondi posti e 25 terzi. Un Mondiale.
8 piloti con almeno un podio all’attivo.
Classifica podi
Rins 15, Mir 13, Vermeulen 7, Hopkins, Iannone e Vinales 4, Roberts Jr 2, Capirossi 1 .
Classifica vittorie
Rins 3, Mir, Vermeulen e Vinales 1.