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Quartararo chiude il titolo in cassaforte, Aleix fa la storia

Aveva ragione Marc Marquez, che alla vigilia del Gran Premio di Gran Bretagna aveva puntualizzato: “Fabio lo può solo perdere questo titolo”. Come a dire: se non fa cavolate, il Mondiale 2021 è di Quartararo. Al di là delle repliche di rito (“Non penso al campionato, ma a ogni singola gara”, “Non sento la pressione”, ecc. ecc) e agli inevitabili cenni scaramantici, Marc ci aveva visto giusto, perché il titolo ha ormai preso la direzione di Nizza, la città in cui è nato il 22enne nuovo fenomeno della MotoGP. Solo un clamoroso harakiri del numero 20 potrà stravolgere la situazione. A maggior ragione dopo la gara di domenica, che Fabio, dopo un avvio guardingo, ha dominato, rifilando agli avversari distacchi importanti.

MIR E PECCO GAMBERI – Una vittoria che vale doppio per il francese (la quinta in stagione, l’ottava in carriera in MotoGP), visti i guai che hanno afflitto i suoi diretti avversari nella lotta al titolo. Joan Mir ha terminato nono, Johann Zarco 11° e Francesco Bagnaia addirittura 14°. Lo spagnolo e l’italiano sono stati protagonisti di una prima parte di gara più che buona, salvo poi sprofondare da metà corsa in poi complice un calo a dir poco preoccupante delle gomme (ne sa qualcosa il povero Valentino Rossi, arrivato al traguardo penultimo con la gomma posteriore a pezzi).

Il francese, invece, autore di qualifiche negative, ha sofferto all’inizio per poi scalare qualche posizione nel finale. Alla luce di questi risultati, Quartararo scappa via nella classifica iridata, portando il suo vantaggio a +65 sul campione del mondo in carica (ancora per poco…) Mir, a +69 su Zarco e a +70 su Pecco. Una caporetto per gli inseguitori del Diablo.

UN SOGNO LUNGO 20 ANNI – Dietro a Quartararo, zoppicante per una caduta durante le prove, si sono classificati un redivivo Alex Rins e uno straordinario Aleix Espargaro, che ha regalato all’Aprilia MotoGP il primo podio della storia. Lo spagnolo, che a Noale sta facendo un lavoro straordinario, ha coronato un sogno inseguito 78 Gran Premi, cioè da quando è sbarcato nel Team Gresini nel 2017. Per quattro stagioni e mezza ha lavorato a testa bassa per far crescere la RS-GP, con la quale finora aveva corso belle gare ma ottenuto solo piazzamenti (il miglior risultato era un sesto posto).

Domenica, sulla pista di Silverstone, il fratello di Pol (il quale è scattato dalla pole position e poi è arrivato quinto) ha scritto la storia, tagliando per terzo il traguardo e salendo sul podio. Un giorno da ricordare per gli uomini di Noale, che a Misano potrebbero schierare Maverick Vinales (pilota ufficiale nel 2022) come wild card per un attacco a due punte. Sotto i grigi nuvoloni inglesi, Aleix ha difeso la terza posizione da un arrembante Jack Miller, con cui ha duellato nell’ultimo giro. Per l’Aprilia è il primo podio nell’era MotoGP (2002).

MARC SI BUTTA VIA – E’ durato pochissime curve il Gran premio di Marc Marquez e di Jorge Martin, caduti al primo giro. L’otto volte campione del mondo ha falciato il connazionale mettendo fine alle gare di entrambi. Poi gli ha chiesto scusa. Marc, a terra altre due volte nel week-end, è protagonista di una sequela di cadute che lo stanno minando nella psiche. Sia in prova che in gara è sempre veloce, dando l’impressione di poter lottare per il podio. Ma quando è il momento di concretizzare, ecco arrivare l’errore che vanifica tutto il lavoro. Peccato.

YAMAHA, TESTA E CODA – Fine settimana agrodolce anche per l’eterno rivale di MM, Valentino Rossi. Ottavo sulla griglia, il Dottore è partito bene e per qualche giro ha fatto sognare i suoi tifosi. Poi, però, ha accusato un problema di gomme ed è stato superato da tutti i piloti tranne dal debuttante compagno di team Jake Dixon, all’esordio in MotoGP. Considerando che davanti alle due Petronas si è piazzato Cal Crutchlow con la Yamaha ufficiale, la Casa di Ywata ha messo un suo pilota in cima alla classifica e altri tre in coda al gruppo. Ancora una bella rimonta della KTM di Brad Binder, sesto al traguardo davanti a Iker Lecuona e Alex Marquez. Top ten per Danilo Petrucci.

ORDINE D’ARRIVO – 1. Quartararo, 2. Rins, 3. A. Espargaro, 4. Miller, 5. P. Espargaro, 6. Binder, 7. Lecuona, 8. A. Marquez, 9. Mir, 10. Petrucci, 11. Zarco, 12. Bastianini, 13. Nakagami, 14. Bagnaia, 15. Marini, 18. Rossi.

CLASSIFICA DEL MONDIALE – 1. Quartararo 206, Mir 141, Zarco 137, Bagnaia 136, Miller 118, Binder 108, Vinales 95, Oliveira 85, A. Esparagaro 83, Martin 64, Rins 64.

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