Pecco, il poker è servito

Dall’inviato a Misano.

Quattro vittorie di fila. Cento punti tra Assen, Silverstone, Spielberg e Misano. Pecco Bagnaia non è pilota da mezze misure: o tutto o niente. In questa stagione, ogni volta che è salito sul podio, si è arrampicato su quello più alto. Ai quattro successi consecutivi, vanno aggiunti quelli di Jerez e del Mugello. Un bottino da campione vero. Eppure, Pecco deve ancora inseguire. In classifica ha 30 punti di distacco da Fabio Quartararo, che sta stringendo i denti e facendo di necessità virtù. Nelle ultime quattro gare la sua Yamaha ha visto il parco chiuso solo in Austria. Nelle restanti tre corse ha ottenuto uno zero, un quinto e un ottavo posto. El Diablo sta soffrendo. La Ducati è palesemente più veloce. E ora anche l’Aprilia lo è. La Yamaha, invece, naviga a vista. Fabio, da campione qual è, ci sta mettendo del suo per non affondare insieme alla barca. Grazie alle vittorie conquistate in Portogallo, Catalunya e Germania, ad altri tre secondi posti e ai tanti piazzamenti ottenuti in giornate difficili, il francese è ancora saldamente in vetta al campionato (+30 sul rivale, ora secondo). Ma Bagnaia ha un ritmo insostenibile e presto potrebbe arrivargli in scia. Un dato su tutti: nel Campionato riservato ai costruttori, la Yamaha ha 211 punti, gli stessi messi insieme da Quartararo in quella piloti. Significa che Fabio sta lottando da solo contro la Ducati, che fra i costruttori ha 110 punti in più (321)!

Un battito di ciglia

La vittoria di Misano è arrivata (quasi) al fotofinish. Pecco ha trionfato per appena 34 millesimi di secondo su Enea Bastianini, con cui dal 2023 dividerà il box. Enea lo ha saputo pochi giorni fa. Una notizia che deve averlo “gasato” ancora di più, perché ha disputato un grande fine settimana. Velocissimo nelle libere e in qualifica, arrembante in gara. Enea ha lottato per vincere, senza badare a (presunti) ordini di scuderia per non rubare punti a Pecco. Ci ha provato fino alla fine. Fino all’ultimo metro. La vittoria gli è sfuggita per un battito di ciglia. Nell’ultimo giro ha perfino rischiato di tamponare la Rossa numero 63. Forse avrebbe anche potuto affondare il colpo e tentare il sorpasso, ma non lo ha fatto. O forse non ci è riuscito. Ai box hanno sudato freddo. Così come i tifosi sulle tribune e quelli davanti alle Tv.

L’Aprilia, dicevamo. Anche in Romagna la Casa di Noale ha fatto la voce grossa. E ancora una volta è stato Maverick Vinales a salire sul podio (è la terza volta nelle ultime quattro gare). Top Gun ha lottano per due terzi di gara con Pecco per la vittoria, poi ha dovuto gestire un calo e difendersi, nel finale, dal forcing di un Luca Marini sempre più a suo agio in MotoGP. Per il pilota di Tavullia, che oramai si è scrollato di dosso la nomea di “fratello di Valentino”, è il secondo quarto posto consecutivo. Peccato invece per Marco Bezzecchi, caduto dopo pochi chilometri. Quartararo è arrivato quinto davanti ad Aleix Espargaro con la seconda Aprilia. Dietro, a seguire, Rins, Brad Binder, un demoralizzato Martin, Alex Marquez, Oliveira, Dovizioso, Fernandez, Bradl e Nakagami.

Foto di Giovanni Zola.

Ordine d’arrivo

1. Bagnaia, 2. Bastianini, 3. Vinales, 4. Marini, 5. Quartararo, 6. A. Espargaro, 7. Rins, 8 B. Binder, 9. Martin, 10. A Marquez, 11. Oliveira, 12. Dovizioso, 13. Fernandez, 14. Bradl , 15 Nakagami.

Classifica del campionato

Quartararo 211, Bagnaia 181, A. Espargaro 178, Bastianini 138, Zarco 125, Miller 123, B. Binder 115, Rins e Vinales 101, Martin 94, Oliveira 90, Marini 82, Mir 77, Bezzecchi 68.

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