Foggia, la vittoria dopo la firma

Dall’inviato a Misano.

Dennis Foggia non dimenticherà il week-end di Misano. In poche ore sono arrivate la firma sul contratto, che lo legherà al Team Italtrans di Moto2 a partire dall’anno prossimo, e la vittoria nel Gran Premio di casa. Una doppia gioia per il romano, che in un colpo solo ha trovato una (buona) sella nella classe intermedia e ottenuto la nona vittoria in carriera. Ma le ragioni per festeggiare non sono finite. La caduta di Sergio Garcia e il terzo posto di Izan Guevara hanno riacceso in Dennis una fiammella di speranza in chiave campionato. Ora il pilota della Leopard ha un ritardo di “soli” 35 punti da Izan, nel frattempo diventato leader (+11 sul compagno di squadra). A sei gare dalla fine il sogno è ancora possibile.

La svolta nel 2020

Quella di Misano non è stata la solita gara con 10-15 piloti a battagliare per la vittoria. Sin dai primi giri il “serpentone” si è allungato creando un buco tra sei battistrada e il resto del gruppo. Quando Foggia si è portato al comando, il ritmo è cresciuto e la lotta per il successo si è ristretta a quattro contendenti. Holgado e Suzuki non sono infatti riusciti a tenere la scia di Dennis, Masia, Guevara e Oncu. La Honda del romano ha rintuzzato gli attacchi delle due KTM e della GasGas e ha tagliato il traguardo per prima, precedendo i due spagnoli e il turco, che è rimasto giù dal podio ma che al sabato aveva siglato la pole. Guevara ha limitato i danni acciuffando il podio. Sia lui che Garcia, però, dovranno fare i conti fino alla fine con la moto azzurra numero 10. La lotta intestina tra i due GasGas potrebbe alla fine rivelarsi controproducente e, l’ex pilota della VR46 Raiders Academy, libero da pensieri dopo aver apposto la firma sul contratto, potrebbe approfittarne.

9 vittorie e 21 podi

Comunque vada a finire, Dennis lascerà la Moto3 dopo cinque anni da protagonista. Il debutto risale al 2017, quando fece tre wild card con il team Sky, lo stesso con il quale ha corso nel 2018 e nel 2019, conquistando due podi. Il salto di qualità è coinciso con il passaggio al team Leopard, e con la decisione, sicuramente non facile, di abbandonare l’Academy per proseguire la carriera da solo. Dennis ha rotto il ghiaccio con la vittoria nel GP della Repubblica Ceca del 2020 per poi salire altre due volte sul podio nella stessa stagione. Nel 2021 si è laureato vicecampione del mondo (dietro a un certo Pedro Acosta) in virtù di cinque vittorie e di altri cinque podi. Quest’anno sono già arrivate tre affermazioni e altrettanti secondi posti. In totale, le vittorie nella cilindrata più piccola sono nove e i podi 21, a cui vanno aggiunti due pole position e tre giri veloci.

Tornando alla gara di Misano, dietro ai sei già citati si sono classificati nell’ordine Moreira, Ortolà, McPhee, Nepa, Rossi, Munoz, Yamanaka, Kelso e Bartolini. Caduto al secondo giro Sasaki, l’eroe dell’Austria. Out anche Andrea Migno.

Ordine d’arrivo

1. Foggia, 2. Masia, 3. Guevara, 4. Oncu, 5. Holgado, 6. Suzuki, 7. Moreira, 8. Ortolà. 9. McPhee, 10. Nepa, 11. Rossi, 12. Munoz, 13. Yamanaka, 14. Kelso, 15. Bertolini.

Classifica del campionato

Guevara 204, Garcia 193, Foggia 169, Masia 147, Oncu 140, Sasaki 138, Suzuki 124, Migno 84, Tatay 70, Holgado 67, Yamanaka 65, Artigas 64, Moreira e Toba 63, Rossi 59.

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