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Enea, un eroe romantico nella notte del Qatar

Sembra una favola, invece è tutto vero. Un anno fa la prematura scomparsa di Fausto Gresini sembrava aver messo fine a un sogno. Il sogno di un team nato 20 anni fa dalla passione e dalle competenze di un ex pilota abilissimo anche come manager. Fausto è stato campione del mondo sia guidando la moto che gestendo una squadra. Da dirigente ha vinto ben cinque titoli, in diverse categorie: in 250, in Moto3, in Moto2 e in MotoE. Nel 2020 stava mettendo a punto un nuovo progetto: tornare in MotoGP, il “gotha” del motociclismo, con un team indipendente. Il sodalizio con Aprilia non gli bastava più. Non soddisfaceva più le sue ambizioni. Voleva fare un altro piccolo passo in avanti e tentare di dare la caccia all’unico titolo che ancora gli mancava, il più importante.

Ma alla vigilia di Natale del 2020 Fausto si è ammalato di Covid e un mese e mezzo dopo se n’è andato, lasciando un vuoto incolmabile in tutti quelli che hanno la fortuna di conoscerlo. Il team, che dà lavoro a centinaia di persone, si è ritrovato all’improvviso senza la sua guida. La famiglia Gresini, invece, si è trovata di fronte a un bivio: mollare tutto o andare avanti nel nome di Fausto. La moglie Nadia Padovani e i figli non hanno avuto dubbi, scegliendo la seconda via. La più difficile, ma anche la più bella. Il 2021 è stato un anno di transizione prima di voltare pagina e portare a compimento ciò che Fausto aveva sognato: la MotoGP con il team Gresini. Sciolto il sodalizio con Aprilia, la squadra ha trovato l’accordo con la Ducati per gestire due Desmosedici “satellite”, versione 2021. E al primo tentativo ha fatto centro, conquistando una storica vittoria in MotoGP con Enea Bastianini.

E’ successo domenica nel GP inaugurale del Mondiale 2022, in Qatar. Enea, scattato dalla seconda casella della griglia, aveva già dedicato la prima fila del sabato al compianto Fausto, uno dei primi a credere in lui quando era un ragazzino. Nel 2016, infatti, Bastianini correva in Moto3 proprio nel team Gresini, proprio con Fabio Di Giannantonio come compagno di squadra. Due piloti molto promettenti ma all’epoca poco più che bambini. Le strade tra Enea e la squadra di Faenza si sono poi divise per alcuni anni, salvo incrociarsi di nuovo. Perché certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano. E in questo 2022 che somiglia a un anno zero, Enea e la famiglia Gresini si sono riabbracciati nuovamente, nonostante il talento del riminese facesse gola a tanti team. Un matrimonio che meglio di così non poteva cominciare, con una vittoria (la 62esima del team) che sa di miracolo. Qualcuno da lassù ha voluto che succedesse. E ora sta brindando con gli angeli.

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