El Diablo in paradiso, Bagnaia nella ghiaia
Mensieur la perfeccion! E’ un Quartararo da Mondiale-bis quello ammirato al Sachsenring. Il francese, scattato dalla seconda casella della griglia, al via ha bruciato il poleman Bagnaia lanciandosi in una fuga solitaria che lo incorona in maniera definitiva come il nuovo re della MotoGP. È lui l’erede di Marc Marquez, almeno fino a quando il Campionissimo non tornerà in forma e, soprattutto, in pista. El Diablo ha sfruttato nel migliore dei modi possibili la scivolata di Pecco dopo appena due giri: il pilota della Ducati, grande favorito della vigilia dopo i record timbrati in prova, ha perso il posteriore alla curva 1 ed è ruzzolato nella ghiaia, perdendo in un sol colpo la possibilità di vincere la gara e tenere aperto il Mondiale. Che al momento ha un unico padrone. E parla francese.
L’Aprilia va forte anche con Maverick
La gara è stata animata dal duello “in famiglia” fra le Aprilia di Aleix Espargaro e Maverick Vinales, che su questa pista nel 2021 arrivò ultimo con la Yamaha ufficiale (la stessa con cui Quartararo domenica ha stravinto). Le due moto di Noale hanno dato vita a una battaglia all’arma bianca, con Top Gun finalmente al livelli del Capitano. Ma Maverick purtroppo è stato messo ko dalla rottura dell’abbassatore mentre era in corso il 18esimo giro. A ereditare la sua posizione è stato Jack Miller, che ha coronato il suo buon week-end con una gara tutta d’attacco. L’australiano, costretto a un long lap penalty, ha salvato il bilancio della Ducati ufficiale chiudendo sul terzo gradino del podio. Jackass ha bruciato Espargaro e spento le voglie dello spagnolo di tornare sul podio dopo la gaffe di Barcellona, quando ha gettato al vento la seconda posizione festeggiando con un giro di anticipo. In Germania, invece, Aleix ha perso il podio a causa di un “lungo” alla maledetta curva 1.
Enea, che succede?
La migliore delle Rosse è stata quella di Johann Zarco, secondo alle spalle del connazionale Fabio. L’ennesimo uno-due in salsa transalpina. Quinto un sempre più veloce Luca Marini, che ha preceduto Jorge Martin, Brad Binder, Fabio Diggiannantonio (quinto in griglia), Miguel Oliveira ed Enea Bastianini, solo decimo. La Ducati non ha ancora scelto il pilota che affiancherà sulla moto ufficiale Bagnaia nel 2023, ma i due “galli nello stesso pollaio”, cioè Martin e Bastianini, non hanno cerro brillato in questo GP. Miglior risultato in carriera, invece, per Raul Fernandez, 12esimo davanti a un Franco Morbidelli ormai abbonato a risultati deludenti e per certi versi inspiegabili.
La solitudine dei numeri uno
E’ invece finita dopo poche curve la gara della Suzuki: Alex Rins, fresco di frattura al polso, non è nemmeno partito, Joan Mir è caduto allo stesso giro e alla stessa curva di Bagnaia mentre era in bagarre con Pol Espargaro. Ma la copertina la merita ovviamente Fabio Quartararo, ormai in fuga nel Mondiale. El Diablo, “dimenticato” dalla regia dopo la caduta di Bagnaia, ha vinto per distacco con una facilità disarmante. La solitudine dei numeri uno.