Sainz, la gloria può attendere

Carlos Sainz sognava una prima volta come quella di Jean Alesi nel 1995. In Canada, sulla pista intitolata al mito Gilles Villeneuve, il francese aveva vinto il suo primo e unico Gran Premio in Formula 1. E lo aveva fatto al volante della Ferrari. Sainz sperava di emulare Jean e rompere così la maledizione che non lo vuole ancora vincitore in F.1 nonostante una carriera che lo ha visto guidare Toro Rosso, Renault, McLaren e, da un anno e mezzo, Ferrari. Carlos sognava di spezzare l’incantesimo proprio in Canada, 27 anni dopo Alesi. Ma non aveva fatto i conti con la costanza e la velocità del campione del mondo in carica Max Verstappen, un pilota decisamente poco incline all’errore. E infatti l’olandese non ha sbagliato nulla, vincendo l’ennesimo Gran Premio e allungando nel Mondiale. Ora ha un vantaggio di 46 punti sul compagno di team Sergio Perez, tradito dal motore dopo pochi giri, e 49 su Leclerc.

Riscatto Hamilton sul giovane rampollo

Nella scia della Red Bull si è classificato proprio Carlos Jr, autore di una grandissima gara. Lo spagnolo per una domenica ha fatto il… Leclerc. Si è calato nei panni di prima guida dopo la penalità inflitta al monegasco per aver sostituito alcune componenti del motore in regime di parco chiuso. Charles è così dovuto scattare dalla 19esima posizione della griglia, arrampicandosi fino alla quinta dopo una gara tutta d’attacco. Nel “panino” delle Rosse sono arrivate le due Mercedes, con il sette volte campione Lewis Hamilton che ha finalmente preceduto il rampollo George Russell. Per l’inglese un ritorno sul podio dopo i patimenti di questi mesi. Alle spalle delle frecce d’argento e di Leclerc ecco le due Alpine, sempre più protagoniste (Fernando è partito secondo sulla griglia!). Il due volte campione del mondo, però, a motori spenti è stato penalizzato di cinque secondi dai commissari per aver “zigzagato” sul rettilineo in modo da impedire a Bottas di scavalcarlo.

Alfa Romeo, punti pesanti; flop McLaren

In virtù di questa penalizzazione, il 41enne asturiano è retrocesso in nona posizione. A beneficiarne sono stati lo stesso Bottas (nella foto sotto) e il suo compagno in Alfa Romeo Zhou, rispettivamente settimo e ottavo. Un punto per Lance Stroll, autore di una bella gara. Malissimo le McLaren, che hanno annaspato nelle retrovie. Peccato invece per le due Haas, partite quinta e sesta: la gara di Mick Schumacher è durata poco, quella di Kevin Magnussen è stata rovinata da un contatto al via con Hamilton.

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