Benvenuti all’università di Assen!

Quello di Assen è l’unico tracciato a non essere mai uscito dal calendario del Motomondiale. C’è un’unica eccezione: nel 2020 il Gran Premio non si disputò a causa dell’emergenza Covid. Dal 1949 sono state ben 71 le edizioni del “Dutch TT”, il Gran Premio d’Olanda. In oltre 70 anni di gloriosa storia, il circuito, conosciuto come “l’università della moto” per la sua difficoltà, ha subìto varie modifiche. Nel 1954 il tracciato misurava ben 16 chilometri e mezzo, ridotti a 7,7 nel 1955 e a poco più di sei nel 1984. L’attuale layout viene usato dal 2006. A partire dal 2016, il GP d’Olanda si disputa alla domenica e non più al sabato, come voleva la tradizione.

L’arrivo della gara delle 500 del 1975 è passato alla storia. Barry Sheene e Giacomo Agostini tagliarono, infatti, il traguardo con lo stesso tempo. Ciononostante, la vittoria fu attribuita all’inglese. L’italiano, che quell’anno vinse il 15° e ultimo titolo della carriera, ha trionfato 14 volte al TT: sei in 500 e otto in 350. Meglio di lui ha fatto solo Angel Nieto, il re delle piccole cilindrate, salito sul gradino più alto del podio in ben 15 occasioni: nove in 125 e sei in 50. Tra i piloti in doppia cifra anche Valentino Rossi, che ci ha vinto dieci volte, otto delle quali in MotoGP.

Per questo motivo, durante il fine settimana, al Dottore sono state simbolicamente consegnate le chiavi della città. Da oggi è un cittadino onorario di Assen. Tra i plurivittoriosi del GP “orange” anche Mike Hailwood e Jim Redman, entrambi con nove successi.

La più recente vittoria Yamaha coincide con l’ultima volta in cui si è corso tra i tulipani. Nel 2019 a transitare per primo sotto la bandiera a scacchi è stato Maverick Vinales. In totale su questa pista la casa dei tre diapason l’ha spuntata per 17 volte, dieci nell’era MotoGP con quattro piloti: oltre a Rossi e Vinales, nell’albo d’oro figurano anche Ben Spies e Jorge Lorenzo. L’ultimo successo di una Honda risale invece al 2018,con Marc Marquez, che conquistò il primo posto scattando dalla pole. Le affermazioni totali per la Casa dell’ala dorata sono 21, sette delle quali in MotoGP con sei differenti piloti: Rossi, Sete Gibernau, NickyHayden, Casey Stoner, Marc Marquez e Jack Miller.

Un solo successo al TT per la Ducati: è di Stoner e risale al 2008. Oltre all’australiano, hanno conquistato un podio con la Rossa di Borgo Panigale Andrea Dovizioso (secondo nel 2014), Scott Redding (terzo nel 2016) e Danilo Petrucci (secondo nel 2017). Nove le vittorie Suzuki nella “premier class”: l’ultima è del 1993 con Kevin Schwantz. Il miglior risultato in MotoGP è invece di Alex Rins, secondo nella gara del 2018. Nessuna vittoria per Aprilia e KTM, i cui “best results” sono il settimo posto di Colin Edwards nel 2003 e l’11° di Pol Espargaro nel 2017 e nel 2019. L’ultimo pilota ad aver vinto due volte consecutive ad Assen è Rossi (2004 e 2005). Ai tempi della 500, Agostini e Mick Doohan ottennero cinque vittorie di fila a testa.

Nel 2018 i primi 15 al traguardo furono racchiusi in appena 16 secondi: è il quarto minore margine della storia. Il record è di 8 secondi e 928 millesimi, registrato quest’anno nella seconda gara in Qatar. Domenica scorsa al Sachsenring tra il vincitore Marquez e il 15° posto di Luca Marini ci sono stati 23” e 615 millesimi, decimo minor distacco all time

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