La Moto3 non parla più italiano
La Moto3 non parla più italiano. Da quando è stata introdotta al posto della vetusta 125 cc, cioè nel 2012, la più piccola delle categorie del Motomondiale è stata vinta solo una volta da un nostro pilota. Ci è riuscito, un po’ a sorpresa, Lorenzo Dalla Porta nel 2019 con il team italo-lussemburghese Leopard. Gli altri dieci vincitori sono stati un tedesco, un inglese, un sudafricano e ben sette spagnoli. Nonostante questo bilancio non proprio favoloso, la Moto3 ha sformato ogni stagione fior fior di campioni nostrani: da Francesco Bagnaia a Franco Morbidelli, da Marco Bezzecchi a Enea Bastianini, tutti piloti che hanno fallito l’appuntamento con il titolo nella categoria minore ma che sono poi riusciti a vincere tanti Gran Premi in quelle superiori. Nel caso di Pecco, di Franco e di Enea perfino dei Mondiali. Questa breve premessa per tornare al punto di partenza: nel 2023 la Moto3 non sta parlando italiano. Negli ultimi due anni a tenere alta la bandiera tricolore c’è stato Dennis Foggia. Nel 2020, stagione decurtata dall’emergenza Covid, a lottare per il titolo ci sono stati Tony Arbolino e Celestino Vietti. Quest’anno, invece, dopo quattro gare, non ci sono piloti azzurri nella top ten del Mondiale. E’ vero che sono stati disputati solo quattro appuntamenti, ma se il buon giorno si vede dal mattino non sarà nemmeno il 2023 l’anno del ritorno dell’Italia sul podio più alto della categoria.
Il primo italiano in classifica è l’acciaccato Stefano Nepa, che sta correndo menomato a causa di due brutti infortuni alla gamba destra. Nonostante l’handicap fisico, l’abruzzese sta gettando il cuore oltre l’ostacolo e disputando un Mondiale di alto livello. Il secondo italiano in classifica è il veterano Andrea Migno, rimasto senza una sella in inverno ma “recuperato” dal team Cip ad aprile per sostituire un pilota infortunato. Il romagnolo è riuscito nell’impresa di salire sul podio nel GP d’Argentina, guadagnandosi la conferma per le successive due gare, che ha però concluso fuori alla zona punti. Ora avrà un’altra occasione a Le Mans. Finora il buon Migno ha raggranellato 16 punti, il doppio di Romano Fenati, il pilota più vincente della Moto3 con i suoi 13 successi. Il 27enne di Ascoli, dopo mezza stagione in Moto2 con la SpeedUp di Luca Boscoscuro, ha fatto un passo indietro per ricominciare da dove era partito.
Ad riaccoglierlo è stato il team Snipers, con il quale aveva già corso (e vinto) in Moto3. Finora, però, il suo bottino parla di appena 8 punti (13esimo in Argentina e undicesimo a Jerez), uno in più del talentuoso compagno di squadra Matteo Bertelle (12esimo in Argentina e 13esimo a Jerez). Dal veneto, al secondo anno nel Mondiale, ci si aspetta un salto di qualità. Così come ci si aspettava molto di più da Riccardo Rossi, al secondo anno con il Sic58 Squadra Corse di Paolo Simoncelli. Il genovese, velocissimo nei test precampionato, ha racimolato la miseria di due punti (15esimo sia in Portogallo che in Texas). Briciole rispetto a quanto ci si attendeva dal suo talento. Stessi punti per il rookie Riccardo Farioli, che grazie al 14esimo posto in Spagna ha conquistato i primi due punti nel Mondiale.