Dolcetto o scherzetto? Acosta-Foggia alla resa dei conti

Acosta-Foggia alla resta dei conti. Mancano solo due appuntamenti alla fine di questo avvincente (ma anche discusso e, purtroppo, tragico) Mondiale della Moto3 e in lizza per il titolo sono rimasti due piloti: il rookie spagnolo del team Ajo (il quale nel frattempo ha già matematicamente conquistato il titolo a squadre, bissando quello ottenuto in Moto2) e il romano del team Leopard. I due rivali sono separati da 21 punti: Pedro guida la classifica iridata con 234 punti, Dennis lo segue con 213. Un divario importante, ma tutt’altro che incolmabile, soprattutto alla luce delle attuali situazioni che stanno vivendo i due piloti. Lo spagnolo, classe 2004, campione uscente della Rookies Cup, dopo un avvio di stagione folgorante, ha rallentato la sua corsa e non vince da quasi tre mesi. Il suo ultimo successo risale all’8 agosto nel Gran Premio di Stiria. Da allora ha messo in cascina un podio, un ritiro e quattro piazzamenti a punti. Un ruolino di marcia non proprio irresistibile.

DILAPIDATI 76 PUNTI IN SEI GARE – Nello stesso periodo, invece, l’italiano Foggia non è mai sceso dal podio. Negli ultimi sei appuntamenti, infatti, il portacolori del team Leopard ha vinto tre gare, una volta è arrivato secondo e in due occasioni ha tagliato il traguardo al terzo posto, conquistando in totale 127 punti. E così, in meno di tre mesi il numero 10 ha limato al rivale ben 76 punti. Acosta, infatti, da agosto ne ha racimolati appena 51, dilapidando un vantaggio che definire rassicurante sarebbe riduttivo. E dire che il “rookie maravilla” aveva iniziato la stagione come meglio non avrebbe potuto: secondo posto nel GP inaugurale in Qatar, vittoria partendo dalla pit-lane a Doha, vittoria sia in Portogallo che in Spagna. Dopo tre piazzamenti a punti, ecco i successi in Germania e, come detto, nel primo dei due GP corsi a Zeltweg in piena estate. Complessivamente, il pilota di Murcia ha fin qui ottenuto cinque vittorie e sette podi, senza mai firmare la pole position e con un solo giro più veloce in gara.

O PODIO O NIENTE – Nonostante abbia 21 punti in meno in classifica, Dennis Foggia può contare con lo stesso numero di successi del suo avversario – cinque – ma con tre podi in più. Il romano, infatti, è salito due volte sul gradino intermedio del podio e tre volte su quello più basso. La differenza, al momento, la fanno i piazzamenti dal quarto posto in giù. L’italiano, infatti, è andato a punti solo nelle gare culminate con il podio! Al contrario lo spagnolo non ha fatto segnare punti soltanto nel Gran Premio d’Aragona. Un’altra curiosità riguarda il numero dei giri al comando: Foggia ne ha percorsi ben 82, Acosta solo 21. Entrambi non hanno mai conquistato pole (Foggia nemmeno nelle quattro stagioni precedenti).

IL FUTURO DI ENTRAMBI E’ GIA’ SCRITTO – Fin qui i freddi numeri, ma nella corsa al titolo a fare la differenza sarà lo stato di forma dei due contendenti. Pedro sta forse accusando la pressione che gli è stata messa addosso dopo l’inizio da fenomeno. Dennis, al contrario, sembra aver trovato tranquillità dopo l’annuncio che anche nel 2022 sarà in Moto3 con Leopard, spegnendo le polemiche che lo volevano in Moto2 o in un altro team di Moto3 in seguito ad alcuni dissidi avuti con la squadra sponsorizzata dalla bibita energica.

Da quel momento, infatti, l’ex pilota della VR46 Academy non ha più sbagliato un colpo, o quasi. Riguardo al futuro di Acosta, invece, il 17enne ha già da mesi comunicato che, a prescindere dall’esito di questo campionato, il prossimo anno salirà in Moto2, sempre con il team Ajo. Ora la parola passa alla pista. Domenica in Portogallo Acosta avrà il secondo match point per chiudere il discorso e laurearsi campione nell’anno d’esordio. Se vincerà la gara, sarà matematicamente iridato. L’obiettivo di Foggia è impedirglielo e portare la sfida all’ultimo round, a Valenzia, per giocarsi tutte le carte a sua disposizione. Comunque andrà, entrambi avranno firmato un capolavoro.

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