Aurora Angelucci, la rivoluzione rosa

Dall’inviato a Misano.

A dirigere il team MTA c’è una ragazza giovanissima. Ha 21 anni ma per come lavora e per i risultati che sta ottenendo sembra una veterana del paddock. Alessandro Tonucci, l’ex pilota poi fondatore della squadra che corre da due anni in Moto3, ha affidato il ruolo di team manager ad Aurora Angelucci, già al timone di una start up di management sportivo, la Angeluss. La società si occupa di supportare e seguire ragazze pilota sia dal punto di vista economico che tecnico proprio grazie alla collaborazione con il team MTA. Aurora ricopre il doppio ruolo in maniera impeccabile, quasi maniacale. Il paddock ha bisogno di personaggi così, oltre che di figure femminili che non siano le solite modelle od ombrelline. L’abbiamo intervistata a margine del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini

Da dove vieni e quali studi hai fatto?

“Vengo da Roma e ho fatto il liceo scientifico”.

Come nasce la tua passione? Sei anche motociclista?

“Da quando ero piccola ho sempre visto le gare della MotoGP con mio padre: in qualsiasi posto fossimo la domenica si vedeva la gara. Qualche anno fa i miei genitori hanno deciso di portarmi a vedere una gara con loro in pista e da li è scoppiato il vero amore. Ho iniziato a seguire tutte le categorie e mi svegliavo di notte per vedere le gare extraeuropee. Non guido la moto”.

Tu sei la team manager di MTA, ma sei anche al timone di un’azienda di management sportivo, la Angeluss. Come riesci a conciliare i due ruoli durante i Gran Premi del Motomondiale?

“Ho un grandissimo team e persone con molta esperienza che lavorano insieme a me, abbiamo moltissimi campionati quindi anche se non lavorassi al Mondiale sarebbe impossibile seguire tutto. Chiaramente la parte di gestione e gran parte delle cose che posso fare io le seguo per telefono anche durante il Mondiale, e quando non ci sono gare del Mondiale cerco di andare di persona agli altri campionati”.

Il Mondiale Moto3 è la punta dell’iceberg di un progetto che parte dal basso. Segui di persona anche i team che hai creato e che corrono nelle categorie minori? In quali campionati siete impegnati?

“Come detto, ho gente di esperienza che gestisce in prima persona i nostri vari team anche nelle categorie minori, ma cerco comunque di essere presente quando non ci sono gare del Motomondiale. Come team siamo presenti nella MiniGP in Spagna, nelle minimoto in Italia, nel Civ Junior e nel Civ. Poi abbiamo diverse ragazze all’estero che fanno parte della nostra management, quindi non corrono direttamente con un nostro team ma sono seguite da noi all’estero e fanno altri campionati nel loro Paese”.

Una curiosità che ci chiedono tanti lettori: si sa che i piloti del Mondiale, durante i GP, dormono nei motorhome, ma lo staff delle squadre dove alloggia?

“In realtà gli unici a dormire all’interno dei motorhome sono i piloti. Lo staff dorme in albergo”.

Il motociclismo resta uno sport in prevalenza maschile, ma il movimento “rosa” sta crescendo. In Moto3 negli ultimi anni Maria Herrera e Ana Carrasco hanno tenuto altissimo l’onore delle donne. Ti piacerebbe gestire una squadra tutta al femminile nel Mondiale Moto3?

“Non lo escludo se ce ne sarà la possibilità, ma non è quello il mio obiettivo. Una gara tutta al femminile serviva per dimostrare che tutte le figure di un team in Moto3 possono essere ricoperte da donne, ma il nostro obiettivo è l’inclusione, quindi donne e uomini che lavorino insieme e che competano uno contro l’altro, nel caso dei piloti”.

Il riferimento è al Gran Premio di Aragon del 2022, quando la MTA schierò in griglia la wild card Maria Herrera e la fece seguire da un team completamente al femminile.

Quanto tempo trascorrerà prima di vedere una pilota donna in MotoGP?

“Sicuramente è un obiettivo ambizioso, io credo che ci vogliano almeno quattro o cinque anni, ma in questi due anni abbiamo raggiunto traguardi che ci sembravano inavvicinabili in pochissimo tempo, quindi chi lo sa…”.

Il prossimo anno ci sarà un Mondiale femminile: parteciperete?

“No, Siamo felici di ogni opportunità che viene data alle donne per farsi vedere in questo mondo, ma come già detto non è in linea con la nostra idea di inclusione in quanto siamo convinti che donne e uomini debbano correre e lavorare insieme”. 

Il Mondiale dura più di otto mesi e tocca quasi tutto il mondo. Quanto è stressante viaggiare così tanto?

“Molto più di quello che si mostra. Ovviamente ha tantissimi pro, ma ci sono anche i lati negativi. Sei tanto tempo lontano dalla famiglia, ci sono i fusi orari e purtroppo durante le trasferte non si riesce a vedere quasi nulla del Paese in cui si va”.

Quando siete in trasferta nei vari circuiti in giro per il mondo, riesci a ritagliarti qualche momento per visitare una città oppure il tempo è così poco che lo dedichi solo al tuo lavoro all’interno del circuito?

“Come dicevo, purtroppo, soprattutto nelle gare europee, non hai mai tempo di vedere nulla. L’unico momento sarebbe la sera, ma con la sveglia presto del giorno dopo e dopo una lunga giornata di lavoro è difficile riuscire a uscire”.

Oltre che brava sei anche bella: dicci la verità, ricevi tanti messaggi di ammiratori?

“In realtà non molti (ride)”.

Il tuo fidanzato ti segue quando vai ai Gran Premi o preferisci tenere separato il lavoro dalla vita privata?

“Con un lavoro di questo tipo è molto difficile tenere lavoro e vita privata separati. Oltre alle gare del Mondiale sono spesso fuori per gli altri campionati o per impegni lavorativi. Anche lui lavora, quindi non è sempre facile. Però quando riesce cerca sempre di venire con me alle gare, e devo dire che riusciamo a conciliare abbastanza bene gli impegni di entrambi”.

Quest’anno vi state togliendo tante soddisfazioni. Avete vinto dei GP con Ivan Ortola e siete tra i team più competitivi sulla griglia, grazie agli ottimi piazzamenti dello spagnolo e dell’abruzzese Stefano Nepa (insieme nella foto sotto con Alessandro Tonucci), confermato per il 2024. Te lo aspettavi?

“Mi aspettavo che avremmo avuto dei buoni risultati ma sicuramente non di averli cosi presto e di essere tra i primi team del Mondiale”.

Un pronostico sui tre Mondiali: chi li vincerà?

“Sono super scaramantica, quindi vi farò sapere a fine anno se ci avevo preso”.

Hai tanti amici fra i piloti della MotoGP. Se sì, con chi vai particolarmente d’accordo?

“Conosco alcuni dei piloti ma non ho moltissimo rapporto con loro”.

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