Fermin, un toro tra gli squali

Domenica scorsa il Motomondiale è stato all’insegna della lettera A. In Moto3 ha vinto Alonso, in Moto2 Aldeguer e in MotoGP Aleix Espargaro su Aprilia. Nella classe di mezzo, grazie al podio conquistato, Acosta ha preso la leadership del Mondiale a spese del rivale Arbolino. Tre gare spettacolari e ricche di colpi di scena. A cominciare proprio dalla Moto2, che ha registrato il primo successo nella categoria del baby-fenomeno Fermin Aldeguer, 18 anni compiuti ad aprile. Il pilota lanciato da Luca Boscoscuro, vero e proprio scopritore di talenti, ha spezzato l’incantesimo a due anni dal suo esordio, avvenuto nel Gran Premio d’Italia del 2021. In un colpo solo, Fermin ha rotto il ghiaccio sia con la vittoria che con il podio: non ci era mai salito nonostante sin dal suo esordio fosse stato bollato come un predestinato. E invece, complice qualche passaggio a vuoto e diversi colpi di sfortuna, Aldeguer non era ancora riuscito a dimostrare il suo (enorme) talento. Ma domenica scorsa, in quel di Silverstone, ha cancellato con un colpo di spugna ogni dubbio sulle sue qualità rifilando un distacco di due secondi e mezzo ad Aron Canet e quasi quattro secondi al nuovo leader del Mondiale, l’acciaccato Pedro Acosta. Un podio tutto spagnolo. Per Canet, 23 anni, si tratta del 15esimo podio nella classe di mezzo senza aver mai vinto! Finora conquistato undici secondi e quattro terzi posti. In Moto2 è stato lanciato proprio da Luca Boscoscuro. Dietro a Pedro si sono classificati nell’ordine un redivivo Roberts, la sorpresa Gonzalez, Baltus, Lowes, Ogura, Chantra e Arbolino. L’italiano è incappato in un week-end da dimenticare. In difficoltà sin dalle libere, ha messo una toppa in qualifica (si è classificato quarto) ma in gara è affondato quasi subito, incassando 13 secondi dal vincitore e chiudendo al margini della top-10. Un’involuzione che gli è costata la leadership del campionato. A punti anche Alcoba, Vietti, Salac, Arenas e Binder.

Da ultimo a primo: l’impresa di Alonso

In Moto3 abbiamo assistito a una gara spettacolare, vinta dal debuttante David Alonso, colombiano nato a Madrid. Dopo la vittoria della Rookies Cup nel 2021 davanti a David Munoz, Alonso ha esordito nel Mondiale appena 15enne a Misano nel settembre dello stesso anno, tagliando il traguardo al 22esimo posto. Dopo un’altra presenza del 2022 al GP del Portogallo, sempre con il team GasGas, quest’anno è stato ingaggiato a tempo pieno dalla compagine di Aspar Martinez. In Argentina ha ottenuto i primi punti iridati, in Spagna il primo podio. Domenica, invece, ha compiuto una vera e propria prodezza: qualificatosi ultimo, è scattato come una saetta e nel giro di poche tornate ha raggiunto il primo gruppo, nel quale ha zigzagato fino a prenderne la testa. Che ha conservato sin sotto la bandiera a scacchi, regalando un successo storico al suo Paese. Sul podio con il colombiano sono saliti Sasaki e Holgado, rispettivamente secondo e primo in classifica. Masia è scivolato, è ripartito ma non ha raccolto punti. Un durissimo colpo per il Mondiale. Appuntamento tra una settimana in Austria.

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