Care lettrici e lettori, da oggi inauguriamo questa nuova rubrica tutta dedicata a voi e alle vostre domande in tema di competizioni sportive. Vi risponde la nostra nuova collaboratrice Myrta, un’appassionata del settore fin dalla nascita.
Scrivetele all’indirizzo redazione@mdimotori.it
La Redazione di Mdimotori e Myrta desiderano ringraziare fin da ora i lettori per l’attenzione dimostrata nei confronti di questa rubrica. Inoltre, la redazione si riserva il diritto di intervenire sul testo per uniformare le lettere alle caratteristiche editoriali del sito, adattandole allo spazio disponibile, senza tuttavia alterarne i contenuti e lo stile.
Buona corrispondenza a tutti!
Rassegna della corrispondenza con i lettori
Ciao Myrta, il Motomondiale è aperto sia alle donne che agli uomini. In Moto3, ad esempio, corre Ana Carrasco, unica ragazza in mezzo a un plotone di maschi. In MotoE c’è Maria Herrera. Secondo te è giusto che uomini e donne disputino lo stesso campionato? Paolo, Milano
Andrò controcorrente, dicendo che secondo me è una cosa sbagliata. Mi spiego meglio: tra le centinaia di discipline sportive, il motorsport è l’unica (insieme all’equitazione) a permettere che, tra i professionisti, uomini e donne si affrontino nello stesso campionato. Gli uni contro le altre. Ma guidare una moto è molto impegnativo, occorrono muscoli, oltre che cuore e cervello (di cui noi donne siamo decisamente più dotate di loro…). E la corporatura degli uomini è totalmente diversa dalla nostra. E’ palese che ci siano ragazze che sanno guidare la moto (o la macchina) meglio dei ragazzi e che molte di loro sappiano andare più forte in pista. Ma anche nella pallavolo, solo per fare un esempio, ci sono atlete professioniste tecnicamente più valide di molti colleghi maschi, ma non per questo vengono fatti giocare nello stesso campionato (ok, ci sono i tornei misti, ma questo è un altro discorso). Ana Carrasco è fortissima e con Maria Herrera rappresenta il top del motociclismo in rosa, ma non è giusto metterle sullo stesso piano degli uomini.Volete farle correre insieme? Nessun problema, ma dopo ogni gara, oltre a un ordine d’arrivo “generale”, ce ne vuole uno per… “genere”. La Carrasco è l’unica ragazza iscritta alla Moto3? Bene, se taglierà il traguardo sarà la vincitrice della gara femminile. E salirà sul podio a ricevere la coppa e ad ascoltare l’inno spagnolo. Io la penso così. Non lapidatemi. Myrta