Questa storia ha un inizio drammatico ma un finale bellissimo. È la parabola di un aspirante campione che si interrompe sul più bello ma che riprende proprio da là, dove tutto sembrava finito. La luce in fondo al tunnel. Sofferenza e rinascita. Il protagonista di questa storia è il pilota Eddi La Marra da Ferentino, in provincia di Frosinone. Domenica Eddi ha trionfato nella gara di apertura del National Trophy, un campionato amatoriale che anno dopo anno sta diventando sempre più difficile e competitivo. Eddi ha vinto in modo emozionante la finale del trofeo, che si è corso sul circuito di Misano Adriatico, intitolato al grande Marco Simoncelli. Fin qui nulla di particolarmente eclatante, non fosse che vi sto parlando di un pilota che sei anni fa entrò in coma in seguito a una drammatica caduta avvenuta proprio su quella pista. Era il 27 agosto del 2013: Eddi aveva 24 anni e un futuro radioso davanti a sé. Era in lizza per il titolo in due diversi campionati: l’Europeo Superstock e il tricolore Superbike. Ma non solo: la Ducati lo stava tenendo d’occhio e di lì a poco lo avrebbe fatto correre nel Mondiale delle derivate dalla serie. E invece tra Eddi e il sogno ci si mise di mezzo un destino infausto. Durante un test privato proprio in sella a una Ducati modello Panigale, Eddi perse il controllo e cadde in maniera rovinosa, battendo violentemente la testa contro l’asfalto. Furono momenti di grande terrore. Il ragazzo fu soccorso e trasportato all’ospedale di Cesena. Entrò in coma. Operato alla testa, rimase in pericolo di vita per diversi giorni. Poi il miracolo: si risvegliò. Durante la convalescenza si laureò campione italiano Superbike: nonostante l’assenza forzata, infatti, nessun altro pilota riuscì a superarlo in classifica. Eddi stappò lo champagne da un letto d’ospedale. Poi uscì e tornò alla vita, ma i postumi dell’incidente lo segnarono a lungo. Il recupero fu difficile. Solo nel 2016 riuscì a ottenere l’idoneità per tornare a gareggiare. Un’assenza forzata, che lo ha provato nella mente e nello spirito, ma che non lo ha piegato. Da quel maledetto giorno di fine agosto sono trascorsi cinque anni e mezzo. Un’era geologica per un pilota di moto.
Ma finalmente per Eddi è arrivata la tanto agognata rivincita. Nel 2018 il pilota di Frosinone ha riassaporato il dolce gusto della vittoria, e lo ha fatto proprio sul circuito che nel 2013 gli aveva portato via quasi tutto. Un circuito che, tra l’altro, ha spezzato il sogno di Alessia Polita, anche lei pilota e all’epoca fidanzata di La Marra. Alessia si fece male praticamente nello stesso punto della pista, cadendo durante le qualifiche del Campionato italiano Superstock 600: nell’impatto contro le barriere riportò un danno permanente e perse l’uso delle gambe. Accadde due mesi prima del dramma di Eddi. Due piloti, uniti dal cuore e dal destino. Entrambi non si sono arresi. Entrambi, in modo diverso, hanno vinto le loro battaglie, sia umane che sportive. Due cuori (da corsa) gettati oltre l’ostacolo. Finita qui? No, tutt’altro. Nel 2019 Eddi ha vinto il National Trophy laureandosi campione con una gara d’anticipo! Nel frattempo è tornato a competere nel Civ Superbike.