Un rally di F1 da 1000 miglia per Paperino e Paperoga
Paperino e Paperoga partecipano al rally internazionale Paperopoli-Scrongletown: 1000 miglia dall’America al Canada, dove tutto è permesso!
Dopo una gara in motocross, Paperino in compagnia di Paperoga salta a bordo di un’auto da corsa biposto per dare prestigio all’industria automobilistica dello Zione.
La storia si intitola “Zio Paperone e la vittoria a 50 karati“, di Giorgio Pezzin e Giorgio Cavazzano (Topolino n° 1057, 29 Febbraio 1976)
Inzio subito rombante, con le auto in pista all’autodromo di Paperopoli a un minuto esatto dalla partenza, con i due cugini paperi pronti al via, Zio Paperone preoccupato in tribuna… e i Bassotti in trepidante attesa.
Il perché di tutto questo ce lo spiega l’autore facendo un salto indietro.
I due paperi sono costretti a correre per la scuderia dello Zio Paperone, la FIAP (Federazione Industrie Automobili Paperone) con l’obiettivo di vincere la gara e risollevare il prestigio dell’azienda,
Il motivo? Soddisfare un ritmo di produzione che preveda una nuova auto ogni minuto.
Alla gara partecipa anche Rockerduck, che ha ingaggiato il pilota Emerlon Fritticaldi, riferimento al brasiliano Emerson Fittipaldi, vincitore di due Mondiali dell’epoca in McLaren.
La competizione tra i due miliardari si capisce fin dal tifo di Paperone dalla tribuna verso i suoi piloti.
Un rally dall’America al Canada, quale buona occasione per la Banda Bassotti per contrabbandare all’estero un diamantone di 50 carati appena rubato e farla franca? Decidono così di nasconderlo in uno pneumatico della vettura guidata dai due paperi.
E così, tra sotterfugi e colpi bassi, con macigni lanciati sulle vetture, esplosioni, gomme bucate, scontri e chi più ne ha più ne metta, al traguardo arriva la vettura di Paperino e di Paperoga.
L’auto di Paperone però è un assemblaggio dei componenti di quella del rivale Rockerduck, rubati e montati nel corso della gara e così i giudici decidono di pesare le componenti: dopo un iniziale pareggio, Paperone vince per 10 grammi. Proprio il peso dei 50 carati del diamante trafugato dai Bassotti, inserito nella ruota!
L’eterno numero due celebra quindi la sconfitta con il classico morso alla bombetta, mentre Nonno Bassotto divora un copertone, rimasto senza il prezioso “sasso”.
