La principessa estone

Guida la moto, a tempo perso fa la modella, studia e si è perfino lanciata in politica. Lei è Anastassia Kovalenko, 29 anni, di Tallin. Ai più il suo nome non dirà nulla. In Italia la conoscono in pochi, anche se nel nostro Paese, terra di motori, è praticamente di casa. Ma in Estonia, dove è nata e cresciuta, è un’autentica celebrità. È considerata la sportiva più popolare di tutta la nazione. È stata infatti la prima pilotessa estone a competere a livello internazionale, disputando la Yamaha R3 Cup. Oltre che un’ottima motociclista, è anche una ragazza molto bella. Se la incontri nei paddock, la puoi tranquillamente scambiare per una grid-girl, le modelle che reggono l’ombrellino ai piloti prima del via ai Gran Premi. Oppure per una ragazza immagine. E invece è una motociclista anche lei. Anzi, sono i ragazzi a reggere l’ombrellino per lei!

Tra i suoi idoli c’è Valentino Rossi: quando viene a Misano per assistere al Gran Premio di San Marino, non disdegna una “puntatina” a Tavullia, il paese del Dottore. Anastasia, dicevamo, non è cresciuta a latte e benzina nel biberon, come quasi tutti i suoi colleghi. A differenza della maggior parte dei piloti, che abbandona la scuola molto presto, lei ha studiato in una prestigiosa scuola inglese e si è laureata in Legge.

L’anno scorso in Estonia, ci sono state le elezioni politiche, che l’hanno vista tra i candidati. Un impegno che l’ha costretta a parcheggiare la sua moto in garage e a prendersi qualche mese sabbatico dalle corse. Una pausa, appunto, perché già quest’anno è tornata alla sua Yamaha numero 47 cercando di emulare la collega spagnola Ana Carrasco, che nel 2018 ha vinto il titolo Mondiale della Supersport 300 battendo la concorrenza di decine di piloti uomini. Nel frattempo continua a suonare il pianoforte, altra sua grande passione. In bocca al lupo Anastassia, anzi Õnn kaasa principessa estone!

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