Post Barcellona, chi sale e chi scende

Semafori verdi

OLIVEIRA 9 – Quando è in vena non ce n’è per nessuno. Se poi a Quartararo, il grande favorito, ne capitano di tutti i colori, ecco che il compito per il portoghese-volante diventa ancora più facile. Che Miguel fosse un pilota veloce lo sapevano in molti, visti i buoni trascorsi in Moto3 e Moto2, ma che in meno di un anno potesse vincere tre gare in MotoGP con la KTM, due delle quali da pilota satellite, lo avrebbero pronosticato in pochi. Invece il numero 88 si sta rivelando la grande rivelazione dell’anno. E con lui la KTM, che dopo un inizio balbettante (eufemismo) sta facendo ingoiare bocconi amari a Yamaha e Ducati.

ZARCO 8 – Lo diciamo a costo di sembrare ripetitivi: il francese è il pilota più sottovalutato della categoria. Paga dazio per non aver ancora vinto una gara in MotoGP, ma in troppi si dimenticano che è stato due volte campione del mondo in Moto2. Nella massima cilindrata ha fatto bene sia in Yamaha che in Ducati, pur non guidando mai una moto ufficiale. Ha fallito solo in KTM, ma nel 2019 la Casa olandese non aveva una moto così competitiva. Anche a Barcellona il transalpino è andato più forte dei piloti ufficiali, arrivando a pochi centesimi da quella vittoria che sta diventando il suo cruccio.

Semafori gialli

QUARTARARO 6 – In alcuno Gran Premi Fabio sembra vestire i panni del Calimero della MotoGP. Se qualcosa deve andargli storto… andrà peggio. A Barcellona il “francese desnudo” prima conquista la quinta pole consecutiva, poi la getta alle ortiche con una partenza al rallentatore. Recuperato il gap perso all’inizio, Fabio fatica a tenere il ritmo di Oliveira, che tira il gruppo con un ritmo da qualifica. Il fattaccio della cerniera gli fa perdere concentrazione ed equilibrio: per non cadere taglia una curva e a fine gara viene penalizzato di sei secondi. Lui prima si arrabbia, poi sdrammatizza facendosi fotografare in costume sulla M1.

VINALES 6 – Mette un cerotto a una gara difficile. Chiude quinto (complice la penalità a Quartararo) e incassa 11 punti che sono meglio di niente. Un brodino caldo dopo la scorpacciata nella prima gara in Qatar. Qual è il vero Maverick? Quello di Doha o questo?

Semafori rossi

PETRONAS 4 – La verdona è la vera delusione di questo primo terzo di campionato. Valentino ha raccolto finora solo una manciata di punti, Franco Morbidelli ha fatto un podio e poco altro. Del resto la moto del Frankie è vecchia di due anni: lui ci mette una pezza ma non può fare miracoli. Le sei vittorie dell’anno scorso sono un lontano miraggio.

HONDA 3 – La Casa giapponese, colosso del motorismo a livello mondiale, è in odore di concessioni. Che cosa vuole dire? Vuol dire che se da qui alla fine del campionato non otterrà nemmeno un podio, nel 2022 avrà dei privilegi in termini di test e sviluppo, come la KTM fino all’anno scorso e l’Aprilia ancora quest’anno. Uno smacco che una Casa tanto vincente non può accettare.

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