El Diablo infiamma Portimao

Il title sponsor del GP del Portogallo era “888 Casino”, ma visto l’esito della gara sarebbe stato più azzeccato intitolarlo “666”. El Diablo, al secolo Fabio Quartararo, ha infatti dominato la terza gara stagionale della MotoGP e ha scalzato il connazionale Johann Zarco dalla vetta del Mondiale. Il giovane francese, al terzo anno nella massima cilindrata, ha trionfato nel “parco giochi” portoghese davanti a uno straordinario Pecco Bagnaia e al campione del mondo Joan Mir. Il pilota della Yamaha, approdato quest’anno nella squadra ufficiale dopo il biennio in Petronas, sembra aver finalmente ritrovato quello smalto che sembrava aver perso dopo lo straordinario esordio in MotoGP. E’ lui il candidato numero uno al titolo? E’ presto per dirlo. Anche un anno fa, dopo due gare, era in testa al campionato, ma poi sappiamo tutti come è andata a finire. Il Fabio di oggi, però, sembra ancora più determinato e concentrato rispetto a quello di un anno fa. Finora ha messo nel carniere due vittorie e un quinto posto, capitalizzando al massimo ogni situazione. E quando il talento incontra l’opportunità…

La gara sul rollercoaster di Portimao, uno dei circuiti più spettacolari al mondo, è stata emozionante e combattuta. Fin dal via si è riproposto il duello fra le Yamaha e le Ducati, con le Suzuki a calarsi nel ruolo di scomode guastafeste. Alex Rins, in particolare, è scattato bene al via e si è gettato alla caccia della prima posizione, inizialmente occupata dal leader del Mondiale Zarco. Entrambi hanno battagliato per le prime posizioni per almeno due terzi di gara, per poi dilapidare tutto nel finale con due scivolate che li hanno messi fuori dai giochi. Stessa sorte per Valentino Rossi, caduto mentre lottava per posizioni decisamente meno nobili. Ritirato per motivi tecnici, invece, Pol Espargaro.

Dalle retrovie, nel frattempo, si è fatto largo Bagnaia, sfortunato protagonista delle prove di ieri. Il torinese e la sua Ducati hanno rimontato diverse posizioni affacciandosi in zona podio. Pecco, Mir e un redivivo Morbidelli si sono contesi i due gradini meno prestigiosi del podio fino all’ultima curva. Hanno chiuso in quest’ordine. Quinto posto per un sorprendente Brad Binder, su una KTM molto più competitiva rispetto a quella vista in Qatar. Ci si aspettava una grande prestazione dal portoghese Oliveira, che correva praticamente nel cortile di casa, e invece dalle retrovie è spuntato il sudafricano. Per il lusitano, caduto nella prima parte di gara, solo un 16° posto.

Concludiamo con Marc Marquez, al rientro 265 giorni dopo l’infortunio al braccio destro. Lo spagnolo è partito bene, ha lottato per un paio di giri con i primi ma poi ha perso via via terreno. L’otto volte campione ha stretto i denti e agguantato un ottimo settimo posto dietro all’Aprilia di Aleix Esparagaro (alla terza top ten di fila). La seconda vita di Marc è cominciata in modo più che dignitoso.

LA CRONACA – Sulle montagne russe di Portimao partenza a razzo di Zarco e Marc Marquez, mentre Quartararo perde posizioni. Vinales si ritrova ultimo, Valentino sgomita a centro gruppo. Rins passa Zarco e si porta al comando, ma il francese risponde grazie al super motore Ducati. Pol Esparagaro rientra ai box per un guasto, intanto Quartararo risale al secondo posto. Miller e Oliveira cadono, Rins torna in testa, prende un piccolo vantaggio, ma poi viene superato dal Diablo. Rossi lotta per la decima posizione con suo fratello Luca e con il minore dei Marquez, poi perde l’anteriore e la sua gara finisce nella fìvia di fuga. Quartararo e Rins si staccano e battagliano, ma lo spagnolo spinge troppo e scivola. Il francese gestisce, Bagnaia si scatena e si mette in seconda posizione, che conserva fino alla fine. Per lui un doppio secondo posto: nella classifica del GP e in quella del Mondiale. 9° Bastianini, 12° Marini davanti a Petrucci. Primi punti iridati per Lorenzo Savadori.

CLASSIFICA – 1. Quartararo, 2. Bagnaia, 3. Mir, 4. Morbidelli, 5. Binder, 6. A. Espargaro, 7. M. Marquez, 8. A. Marquez, 9. Bastianini, 10. Nakagami, 11. Vinales, 12. Marini, 13. Petrucci, 14. Savadori, 15. Lecuona.

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