Aspettando Silverstone, numeri e curiosità

Da quando Silverstone è rientrata nel calendario del Motomondiale (nel 2010 dopo una pausa di ben 23 anni), è l’11esima volta che si corre sul tracciato inglese, ubicato nella contea di Northamptonshire. Il primo Gran Premio in assoluto disputato qui risale al 1977: fu anche la prima corsa valevole per il Mondiale sulla terraferma. Quella di domenica sarà la 20esima gara della classe regina che si corre a Silverstone. Tra il 1949 e il 1976 il Gran Premio di Gran Bretagna veniva organizzato sull’Isola di Man, lungo un anello di oltre 60 chilometri, tra case, tombini e marciapiedi. Dal 1977, per ragioni di sicurezza, il GP fu spostato su un circuito vero e proprio, cioè a Silverstone, già teatro nel 1950 del primo GP di Formula 1 della storia.

Nel 1977 i vincitori delle quattro classi furono: Pat Hennen (Suzuki) in 500, Kork Ballington in 350 e 250 e Pierluigi Conforti in 125. Tra il 1977 e il 1986 fu usato un layout di 4,71 chilometri. Il giro più veloce fu siglato da Kenny Roberts senior nel 1983 alla media di 192,2 km orari.

UN TRIENNIO SFORTUNATO – Nel 1987 il Gran Premio di Gran Bretagna fu spostato a Donington Park, per poi tornare a Silverstone 23 anni dopo su un circuito ridisegnato. La lunghezza fu portata a 5,9 chilometri. Negli ultimi 3 anni l’appuntamento inglese non è stato particolarmente fortunato. Nel 2018 le 3 classi non sono scese in pista a causa di un violento acquazzone. Non accadeva dal GP d’Austria del 1980 che un intero round venisse annullato per il maltempo. Nel 2020 è stato cancellato per l’emergenza sanitaria. Dopo l’episodio del 2018, con corollario di polemiche, la pista è stata completamente riasfaltata in vista dell’edizione del 2019.

NIETO E BALLINGTON I PIU’ VINCENTI – I piloti più vincenti a Silverstone sono Angel Nieto e Kork Ballington, con 6 successi a testa. Lo spagnolo li ottenne tutti nella classe 125, il sudafricano trionfò 3 volte in 350 e altrettante in 250. Seguono Anton Mang con 5 successi (2 in 350 e 3 in 250) e Jorge Lorenzo e Kenny Roberts senior con 3 (tutti nella classe regina). Per quanto riguarda le marche, la più vittoriosa è la Yamaha con 7 affermazioni, una in più della Suzuki e 2 in più della Honda. Un solo successo per la Ducati.

Dal ritorno a Silverstone, solo 4 piloti sono stati plurivincitori del GP d’Inghilterra: Lorenzo (2010, 2012 e 2013), Marc Marquez (2010 in 125 e 2014 in MotoGP), Alex Rins (2014 in Moto3 e 2019 in MotoGP) e Maverick Vinales (2012 in Moto3 e 2016 in MotoGP).

PISTA YAMAHA – L’ultima vittoria Yamaha risale al 2015 con Valentino Rossi: è stata la quarta in MotoGP per la Casa di Iwata dopo le 3 di Lorenzo. Nel 2016 Vinales riportò la Suzuki sul gradino più alto del podio da Le Mans 2007, quando a salirci fu Chris Vermeulen al termine di una gara bagnata. In precedenza l’ultimo a vincere nella classe regina con la Suzuki era stato Franco Uncini nel 1982.

L’ultimo successo Honda è invece datato 2014 con Marc Marquez. Tre anni prima era stato Casey Stoner a tagliare per primo il traguardo. L’unico vincitore Ducati è stato Andrea Dovizioso nel 2017. Due anni prima Danilo Petrucci e lo stesso Dovizioso avevano regalato i primi podi alla Rossa a Silverstone, arrivando nell’ordine alle spalle di Valentino Rossi.

POCHI PROFETI IN PATRIA – Il secondo posto di Cal Crutchlow nel 2016 è stato il primo podio nella massima cilindrata a Silverstone per un pilota inglese dai tempi di Ron Haslam, terzo in classe 500 nel 1984. Prima di Crutchlow, che sarà al via domenica sulla Yamaha ufficiale, l’ultimo pilota britannico a fare podio in casa era stato Jeremy McWilliams a Donington nel 2000.

Solo 3 piloti inglesi hanno vinto a Silverstone: Danny Kent in Moto3 nel 2015, Scott Redding in Moto2 nel 2013 e Ian McConnachie nella classe 80 cc nel 1986. I britannici a partire in pole position qui sono stati Barry Sheen in 500 nel 1977, Sam Lowes in Moto2 nel 2015 e nel 2016 e Crutchlow in MotoGP nel 2016.

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