Tra i due litiganti spunta Foggia

Dal rosso Ducati all’azzurro Leopard. Cambia il colore ma non la nazionalità. In Moto3 come in MotoGP a vincere è stato un italiano. Dennis Foggia su Honda ha conquistato il Gran Premio d’Aragon al termine di un duello all’ultima staccata con il quasi omonimo Deniz Oncu. Il 18enne turco, al terzo podio in carriera dopo quelli in Catalunya e Austria, si è arreso al romano per appena 41 millesimi. Per Foggia, che da quando ha litigato con il team e annunciato il divorzio con un anno d’anticipo rispetto alla durata del contratto non è più sceso dal podio, è una vittoria che vale doppio, perché recupera punti sia al leader Pedro Acosta che al suo inseguitore Sergio Garcia. Entrambi gli spagnoli sono caduti nel finale di gara, archiviando con un doppio zero la trasferta in Aragona. Il pilota della Leopard (il team è al 31° successo in Moto3) risale a -58 dal rookie e a -12 dal rivale della GasGas, quando alla fine del Mondiale mancano ancora cinque appuntamenti. Sognare non costa nulla. Il successo di domenica è il quarto in carriera per il 20enne ex pilota della Riders Academy di Valentino Rossi. Li ha conquistati tutti tra il 2020 e il 2021 con la squadra italo-lussemburghese.

GUEVARA ABBONATO AI GIRI VELOCI – Il podio è stato completato dal giapponese Ayumu Sasaki, alla prima top 3 stagionale. Sasaki è il compagno di squadra di Oncu in KTM Tech 3. Quarto posto per il rookie Izan Guevara, classe 2004 come Acosta: lo spagnolo ha salvato il bilancio del team GasGas di Aspar Martinez con un piazzamento ai piedi del podio. Il campione in carica del Cev Moto3 ha bissato il miglior risultato stagionale, ottenuto appena due settimane prima nel Gran Premio di Gran Bretagna. Guevara, peraltro, si conferma velocissimo sul giro secco: ad Aragon ha firmato il passaggio più veloce per la quarta volta in stagione, la terza consecutiva (su 13 corse disputate).

COSTANZA ANTONELLI – Il quinto posto è stato conquistato da un sempre più costante Niccolò Antonelli. Dopo il secondo posto a Silverstone, il romagnolo sembra essersi sbloccato e anche in Spagna ha lottato per un posto sul podio, che gli è sfuggito nelle ultime curve. Dietro di lui si è piazzato un altro italiano, Andrea Migno, che è riuscito finalmente a concludere un Gran Premio senza incappare in incidenti o guasti meccanici. Il pilota di Cattolica ha preceduto Darryn Binder, scattato dalla pole. Il sudafricano, a podio nelle prime due gare, si è via via smarrito e a oggi rappresenta forse la più grande delusione di questo campionato. Buon ottavo posto per Stefano Nepa del team Boe Skull, al miglior risultato del 2021 e al secondo migliore della carriera dopo il 7° dell’anno scorso del GP d’Europa a Valencia. Nono il giapponese trapiantato a Coriano Tatsu Suzuki, che ha preceduto Jaume Masia (solo 10° a quasi cinque secondi da Foggia) e l’altro giapponese Ryusei Yamanaka. 12° Adrian Fernandez dello Sterilgarda Max Racing Team, 13° Syarifuddin Azman, al debutto con Petronas (ha preso il posto di John McPhee, salito in Moto2), 14° Romano Fenati e 15° Riccardo Rossi.

FOGGIA SCAVALCA FENATI SUL PODIO MONDIALE – Foggia a parte, cambia poco in classifica generale. Pedro Acosta, che nella caduta ha coinvolto l’incolpevole Xavier Artigas, rimane saldo al comando con 201 punti. A quota 155 c’è Garcia, a 143 Foggia e a 134 Fenati. Il romano e l’ascolano si sono scambiati la posizione. Chiude la top 5 Masia, che ha fin qui incamerato 111 punti. Binder si porta a 104; a sei lunghezze c’è Antonelli (98). Segue la coppia di piloti KTM, Sasaki e Oncu, che hanno raggranellato rispettivamente 87 e 73 punti. Ora il circus di sposta a Misano per la quart’ultima prova del Mondiale 2021. Anche in riva all’Adriatico sono previsti fuochi d’artificio. 

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