Acosta da record, ma il Leopardo sa ancora graffiare

Sedici anni, tre gare e tre podi, con due vittorie. Sono numeri da predestinato quelli con cui si è presentato Pedro Acosta, la nuova stella del Motomondiale. Il rookie spagnolo ha vinto la seconda gara consecutiva e allungato in testa al Mondiale della Moto3. Un ruolino di marcia da record (nessun debuttante nella piccola cilindrata ha mai fatto meglio) che proietta il baby pilota della KTM nell’olimpo delle promesse e, addirittura, tra i favoriti per il titolo. I paragoni già si sprecano: è nato il nuovo Marc Marquez? A gongolare è anche la Casa olandese, che con le due vittorie di Acosta e il successo di Masia (oggi nono dopo essere caduto durante l’ultimo giro mentre era in lotta per il podio) nella gara d’esordio ha fin qui monopolizzato il gradino centrale del podio.

Ma a Portimao si sono messi in mostra anche i piloti italiani. Dennis Foggia e Andrea Migno hanno lottato per la vittoria fino all’ultimo giro: il romano della Leopard, che ha tirato il gruppo per gran parte della gara, si è dovuto accontentare (si fa per dire) della piazza d’onore, bruciato in volata da Acosta per un pugno di millesimi. Il romagnolo, invece, scattato dalla pole, ha chiuso terzo dopo una gara da protagonista. Sia per il team Leopard, tre volte campione del mondo piloti, che per il team Snipers è il primo podio stagionale.

Per quanto riguarda gli altri italiani, ottimo piazzamento per Niccolò Antonelli e Romano Fenati. Entrambi non avevano il passo dei primi ma sono comunque riusciti a rimanere aggrappati al gruppone di testa fino all’ultimo giro. Buon 11° posto per Stefano Nepa, che ha regalato i primi punti stagionali al Boe Skull Racing. Fuori dai 15 Riccardo Rossi, ancora troppo incostante. Ottima rimonta, infine, per due dei quattro piloti costretti a scattare dalla corsia box: Jeremy Alcoba ha agguantato il 14° posto, Deniz Oncu il 15°. Più indietro e fuori dalla zona punti gli altri due penalizzati: Darryn Binder e John McPhee, entrambi del Team Petronas.

LA CRONACA – Pochi minuti prima della partenza, con le moto già in griglia, la direzione gara decide di penalizzare Binder e Oncu per guida irresponsabile durante le qualifiche: entrambi scatteranno dalla pit-lane insieme ad Alcoba e McPhee, sanzionati per la rissa di Losail. Allo spegnimento dei semafori ottimo spunto di Migno, che gira in testa alla prima curva seguito dai Leopard. Artigas prende il comando, mentre da dietro risale Acosta. Migno tenta lo “strappo”, ma le moto azzurre sono velocissime in rettilineo e lo ricuciono. Artigas cade dopo un contatto con Rodrigo, che viene sanzionato con un long lap penalty. Acosta va in testa e imprime alla corsa un buon ritmo. Intanto finiscono a terra anche Toba e Guevara. Scontata la penalità, Rodrigo risale minaccioso, mentre Suzuki del Sic58 e Adrian Fernandez del Max Racing Team si toccato e terminano la corsa nella ghiaia. Foggia tira il gruppo, ma nell’ultimo giro subisce l’attacco decisivo di uno straordinario Acosta, che vince in volata per pochi millesimi.

CLASSIFICA – 1. Acosta, 2. Foggia, 3. Migno, 4. Sasaki, 5. Rodrigo, 6. Antonelli, 7. Fenati, 8. Garcia, 9. Masia, 10. Yamanaka, 11. Nepa, 12. Dupasquier, 13. Salac, 14. Alcoba, 15. Oncu, 19. Rossi.

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