AAA, Avversari di Acosta e Arbolino cercansi (ad Assen)

AAA, Avversari di Acosta e Arbolino cercansi ad Assen. Il Campionato Mondiale della Moto2 è un duopolio. Finora, nelle sette gare disputate, solo Sam Lowes, peraltro compagno di team dell’italiano, si è intromesso nella battaglia tra i due rivali, vincendo a Jerez. Le restanti sei corse sono state appannaggio di Pedro e di Tony. Il primo ne ha conquistate quattro (Portimao, Austin, Mugello e Sachsenring), il secondo due (Termas de Rio Hondo e Le Mans). Ma nel poker di successi di Acosta, Arbolino è sempre riuscito a contenere i danni, salendo in tutte e quattro le occasioni sul podio (tre secondi e un terzo posto). Al contrario, quando a tagliare per primo il traguardo è stato il milanese del team Marc VDS, il fenomeno iberico ha racimolato la miseria di quattro punti.

Ecco perché, nonostante Pedro abbia conseguito il doppio de successi rispetto al rivale, in testa al Mondiale c’è quest’ultimo, con un vantaggio che si sta via via assottigliando ma che resta comunque ragguardevole: 15 punti. Tony ha fin qui messo in cascina 139 punti, contro i 124 del rookie of the year 2022. Una battaglia bellissima, tra due piloti che, al 90 per cento, nel 2023 correranno in MotoGP. Con quali team ancora non si sa. La KTM vorrebbe blindare il baby-fenomeno, ma ha già quattro piloti sotto contratto. E, al momento, la Dorna ha respinto la richiesta da parte degli austriaci di avere due moto in più sullo schieramento del 2024. E così, se davvero vuole fare il salto in premier class, Acosta sarebbe libero di scegliersi un’altra Casa.

Il ruolo di Pernat

Discorso completamente diverso per Arbolino, il cui abile manager Carlo Pernat sta cercando una sistemazione adeguata alle sue ambizioni. Il sogno è un matrimonio con Ducati, la moto più competitiva dell’intero lotto. Se così fosse, a Borgo Panigale il “sacrificabile” potrebbe essere Fabio Digiannantonio, comunque in crescita nel team Gresini. Le altre selle sembrano blindate, almeno allo stato attuale. I piloti ufficiali non si toccano, così come quelli della VR46. Restano le due Pramac, su cui però Jorge Martin e Johann Zarco stanno facendo molto bene. Anche il francese, che gode di minore considerazione rispetto allo spagnolo, sta migliorando (tre podi negli ultimi tre GP).

Insomma, il futuro è ancora un punto interrogativo sia per Acosta che per Arbolino, i quali nel frattempo si stanno concentrando sul Mondiale della Moto2, che entrambi vorrebbero vincere prima di fare il salto di categoria. Nonostante la classifica dica Tony, il favorito resta Acosta, che nelle ultime due gare (Italia e Germania) ha giganteggiato in lungo e in largo, dominando la scena e mostrando doti forse ineguagliabili per la concorrenza. Ma l’esito della sfida è ancora aperto. E domenica si corre ad Assen.

In questo contesto, c’è stata fin qui poca gloria per gli altri piloti. Il terzo in classifica attualmente è Alonso Lopez, con 82 punti e tre podi all’attivo. Seguono Jake Dixon (79 punti, tre podi), Filip Salac (72 punti, un podio) e Aron Canet (65 punti, un podio). Solo nono, ma in ripresa, Celestino Vietti, il cui quarto posto in Francia resta il miglior risultato di una stagione iniziata male ma che potrebbe riservargli sorprese.

I top e i flop

Oltre ad Acosta e Arbolino, altri piloti stanno ben figurando nella categoria. Citiamo Lopez, Dixon, Salac, Garcia e Foggia. Fin qui deludenti, invece, Chantra, Lowes, Vietti, Aldeguer, Arenas, Alcoba, Roberts, Ogura, Binder e soprattutto Guevara, campione in carica della Moto3.

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