Schumi si frattura, addio Mondiale 1999

Schumacher, Diciannovesima puntata

Quella sul circuito di Silverstone, in Inghilterra, è la gara della svolta del Mondiale del 1999, visto che Michael Schumacher esce di pista durante il primo giro alla curva Stowe e si schianta senza freni a velocità sostenuta contro le gomme di protezione. Il pilota tedesco resta intrappolato a lungo nell’abitacolo con tibia e femore destri fratturati: quando viene estratto a forza dai rottami della sua Ferrari si intuisce subito che per lui l’ultimo Mondiale del millennio è già finito. La dinamica dell’incidente è stata oggetto di illazioni e interpretazioni. L’unica certezza è che Schumi è partito male dalla seconda posizione in griglia, accanto a Mika Hakkinen, e che per risuperare Eddie Irvine ha ritardato la staccata perdendo il controllo della Ferrari.

Anche l’irlandese, reo di non aver agevolato il sorpasso del caposquadra, finisce nell’occhio del ciclone, visto che il giorno dopo verrà convocato da Jean Todt per un colloquio si dice poco amichevole. E pensare che al momento dell’incidente la gara era stata interrotta perché sullo schieramento si erano ammutolite le vetture di Jacque Villeneuve e Alex Zanardi, ma nessuno dei top drivers se n’era accorto nonostante lo sventolio di bandiere rosse. Le emozioni non si esauriscono con l’uscita di pista di Schumacher, ma proseguono con due fantozziani inconvenienti: il primo ad Hakkinen, che perde una ruota mentre è saldamente in testa, il secondo a Irvine, che dice addio ai propositi di vittoria arrivando lungo al pit-stop e costringendo i meccanici a spingere indietro la Ferrari. Hakkinen ha il sentore che qualcosa non va e rientra ai box, ma i meccanici non trovano nulla di anomalo e lo rimandano in pista, dove fa segnare il miglior tempo prima di incappare nel distacco del pneumatico. Torna su tre ruote ai box, poi si ritira definitivamente.

Due incidenti paradossali che favoriscono la vittoria di David Coultahrd e il terzo posto di Ralf Schumacher, in apprensione per le condizioni del fratello ma coriaceo nel conservare il podio dagli attacchi di Heinz-Harald Frentzen. In mezzo la Ferrari di Irvine, che da qui in avanti verrà investito dei galloni di caposquadra e che alla fine dell’anno mancherà per un soffio il titolo.

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