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Una domenica bestiale

Una giornata iniziata con uno splendido terzo posto nel Gran Premio di “casa”, a Monza, e conclusa con una rapina in pieno centro a Milano. E’ stata una domenica decisamente movimentata quella vissuta da Carlos Sainz, 29 anni, pilota spagnolo della Ferrari in Formula 1.

Nel pomeriggio, davanti a centinaia di migliaia di spettatori, Sainz è salito sul podio nella gara più attesa dai tifosi italiani. Una corsa spettacolare, che ha rivalutato il talento dello spagnolo, troppo spesso messo in secondo piano dal compagno di squadra Charles Leclerc. In Italia, dove la Ferrari è un’istituzione, Carlos ha dimostrato di avere le carte in regola per essere considerato un top driver. Sul suo circuito preferito, tempio della velocità e teatro di eroiche battaglie, ha dominato le prove libere, firmato una fantastica pole position al sabato e timbrato un terso posto in gara che vale come una vittoria. Dopo la festa, le interviste di rito e i mille autografi firmati avrebbe voluto riposare un po’, invece…

Invece nella serata di domenica è stato protagonista di un episodio decisamente meno piacevole di un podio: mentre tornava in auto al suo hotel, il pilota della Ferrari è stato derubato da tre giovani nordafricani, che con la scusa di un autografo o di un selfie gli hanno sfilato dal polso l’orologio da oltre 300mila euro. Sainz, il suo manager e un altro membro dello staff si sono lanciati all’inseguimento dei banditi, che sono stati fermati poco lontano. Uno di loro è stato bloccato dallo stesso pilota con l’aiuto dei passanti. Tra il manager e uno dei delinquenti c’è stata anche una piccola colluttazione, per fortuna senza gravi conseguenze. Alla fine i tre nordafricani sono stati arrestati. Il sospetto è che siano stati assoldati per compiere il furto del prezioso orologio, un Richard Mille.

Una disavventura simile era capitata un anno fa al suo attuale compagno in Ferrari, Charles Leclerc, rapinato dell’orologio da due milioni di euro a Viareggio. Il prezioso cimelio è stato recuperato mesi dopo. Due piloti molti diversi ma accomunati dallo stesso destino: il furto di un orologio.

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