Una nuova BMW M5 al più veloce in prova

BMW e MotoGP, un connubio vincente. Non parliamo, questa volta, di prototipi a due ruote, bensì di bolidi di serie con un volante, tre pedali e un tettuccio sopra la testa: la BMW M5. Per il 19esimo anno di fila, infatti, la Casa tedesca è partner del Motomondiale. Un sodalizio partito all’inizio del nuovo millennio e che prosegue ancora oggi. Anche quest’anno l’azienda con sede a Monaco di Baviera consegnerà al pilota più veloce in qualifica uno dei suoi ultimi modelli. L’anno scorso il BMW M Award andò a Fabio Quartararo, che ritirò il premio proprio a margine del Gran Premio del Portogallo, a Portimao, ultima prova del Mondiale 2020.

Quest’anno la Casa bavarese ha messo in palio una ultrasportiva BMW M5 CS nella versione Frozen Deep Green. L’auto è stata svelata in questi giorni in occasione del primo round europeo del Motomondiale, ironia della sorte proprio a Portimao. La BMW M5 CS è un modello speciale a tiratura limitata che fonde prestazioni eccezionali con un aspetto esclusivo e lussuoso. Il motore V8 da 4,4 litri e da 467 kW/635 CV rende la BMW M5 CS l’auto più potente tra quelle prodotte dallo storico marchio nella sua secolare storia.

Grazie alla potenza del propulsore, la M5 CS va da 0 a 100 km/h in soli tre secondi e da 0 a 200 km/h in 10,3 secondi. La velocità massima è di 305 km/h, governata elettronicamente. La trasmissione a otto marce con Drivelogic utilizza il sistema m xDrive a trazione integrale. Il telaio è stato adattato al peso della vettura, che è più leggero di altri modelli M5. Lo scarico sportivo in acciaio inossidabile consta di quattro tubi. Tornando al premio, dal 2003 dopo ogni gara viene stilata una classifica a punti sulla scorta delle posizioni ottenute dai piloti della MotoGP nelle prove ufficiali. Alla fine della stagione il pilota che ha raccolto il maggior numero di punti vince la supersportiva. Il detentore del record è Marc Marquez, che ha già conquistato il BMW M Award sette volte di fila dal 2013 al 2019.

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