Dillo alla Luna
Il titolo era già pronto: “Veijer alla Verstappen”. E invece all’ultima curva l’olandese, idolo di casa, è stato infilato da Ivan Ortola, tornato alla vittoria dopo un anno di digiuno. Lo spagnolo ha beffato il rivale per una questione di millesimi, passandolo all’esterno all’ultima variante, la “esse” che ha reso leggendario questo meraviglioso circuito. La manovra di Ortola ha fatto impazzire il box MTA è rovinato la domenica a Collin e al suo team di italiani. Ma per l’olandese, osannato dal pubblico, una grandissima gara davanti alla sua gente. E alla fine è arrivato una meritata standing ovation: l’Olanda sogna un Verstappen anche sulle due ruote.
Dietro è stata battaglia per il terzo gradino del podio, sul quale è salito David Munoz, che l’ha spuntata su Rueda e Alonso. In lotta con loro c’era anche un superbo Luca Lunetta, scattato dalla decima casella della griglia. Il romano, “spinto” al muretto dal concittadino e compagno di allenamento Fabio Di Giannantonio, ha disputato un’altra gara di altissimo livello. È rimasto attaccato con le unghie al treno dei primi dieci e poi ha alzato il ritmo nei giri finali per colmare il piccolo gap e risalire la classifica. Il finale è stato al cardiopalma. Luca ha provato ad agguantare il podio con una staccatona all’ultima variante ma non è riuscito in quella che sarebbe stata una vera e propria impresa. Per il pilota di Paolo Simoncelli il miglior risultato in carriera dopo i due settimi posti consecutivi negli ultimi due GP disputati prima della pausa. Per la felicità del babbo del Sic, che è tornato a “vedere” il podio dopo tanto tempo.
Luca ormai da tre gare lotta costantemente per le prime posizioni. Ad Assen è arrivato a pochi centesimi da David Alonso, che è considerato il Pedro Acosta del futuro. Bravo Luca. Per quanto riguarda gli altri italiani, solo Stefano Nepa è riuscito ad andare a punti: ha terminato nono.