A tutto gas nella Cattedrale!

Il Mondiale Superbike fa tappa in Olanda per uno degli appuntamenti più iconici dell’intero Mondiale delle derivate di serie. Il circus è reduce dal “shakedown” di Aragon, dove la Ducati del figliol prodigo Alvaro Bautista ha fattola voce grossa conquistando due delle tre gare in programma e issandosi in testa al campionato. Solo il sei volte campione Jonathan Rea è riuscito a evitare che la Rossa inanellasse un clamoroso tris al debutto. Sul podio con lo spagnolo e il nord irlandese è salito in tutte e tre le gare il campione in carica della Superbike, il turco Toprak Razgatlioglu. Per il pilota della Yamaha tre terzi posti ma anche la soddisfazione di aver conquistato la prima superpole della stagione. Saranno loro tre a giocarsi il titolo 2022?

Sabato e domenica, dicevamo, si corre al TT Circuit di Assen. La “Cattedrale della velocità”, come è stata ribattezzata la pista olandese, ospita il Mondiale da 30 anni. Il pilota cha ha conquistato il maggior numero di punti su questo tracciato è proprio Rea, a quota 503. Johnny vanta anche 15 vittorie (record assoluto). Assen si trova al secondo posto nella classifica all-time per numero di gare ospitate: sono 59, due in meno del record di 61 che appartiene a Phillip Island, in Australia. 33 vittorie su 59 sono state conquistate da piloti britannici: più della metà. 26 piloti olandesi hanno preso il via almeno una volta in una gara del WorldSBK. Quello di maggior successo è l’attuale portacolori di BMW Michael van der Mark, che vanta 5 vittorie, una pole, 5 giri veloci e 40 podi. Sono 20 i piloti che hanno vinto almeno una gara ad Assen. Tre di loro sono presenti sullo schieramento del 2022: Rea, Eugeny Laverty e Bautista. Curiosamente, tra questi 20 non è presente il due volte campione del mondo Troy Corser, nonostante le 30 gare disputate e i 7 podi portati a casa.

Tornando indietro di dieci giorni, gara-2 ad Aragon è stata la 337esima nella storia del Mondiale Superbike in cui tre Costruttori diversi sono saliti sul podio. E’ stata anche la nona volta di fila: si tratta della striscia più lunga dopo quella di 12 GP comnciata dalla gara-2 di Brno 2005 e terminata con gara-2 a Losail (GP del qatar) nel 2006. Con il successo di Rea in gara-1 in Aragona, la Gran Bretagna vanta ora 299 vittorie nella categoria: ad Assen potrebbe arrivare la numero 300. Magari proprio con Rea, che nel frattempo punta i 220 podi (ora è a 218) e le 100 vittorie con Kawasaki (al momento sono 98). Ad Aragon Rea ha migliorato la sua striscia di podi sulla stessa pista, portandola da 21 a 24. Ad Assen, invece, è salito sul podio nelle ultime 15 gare consecutive.

L’ultima delle due vittorie Yamaha ad Assen risale al 2009, quando in gara-1 si impose Ben Spies. Sia Jonathan Rea che Carl Fogarty ad Assen sono riusciti a vincere 8 gare consecutive. Fogarty ha battuto tutti dal 1993 al 1996, mentre la striscia di Rea si è aperta nel 2014 in gara-2 per chiudersi nel 2018 in gara-1. Solo Kawasaki ha firmato 6 pole di fila ad Assen: la striscia va dal 2012 al 2017. Nel 2018 è stata interrotta da Alex Lowes con la Yamaha. Tom Sykes detiene il record di pole ad Assen, con 4 partenze al palo. Troy Corser (1995, 1999, 2006), Frankie Chili (1998, 2003, 2004) e Jonathan Rea (2010, 2017, 2021) lo seguono a 3. Due piloti hanno conquistato le loro prime vittorie proprio in Olanda: Chris Walker ha vinto gara-1 nel 2006 e Sylvain Guintoli (fresco vincitore con la Suzuki della 24 Ore di le Mans) si è imposto in gara-1 nel 2012.

Dopo Aragon, Alvaro Bautista e Toprak Razgatlioglu vantano 18 vittorie a testa in Superbike. Puntano Max Biaggi, che ne ha 21. Solo 18° posto in classifica Scott Redding, all’esordio in BMW dopo il biennio in Ducati: è la prima volta che l’inglese non si trova tra i primi 5 dopo il primo round. Top 6, invece, per entrambe le Honda: Iker Lecuona (Team HRC) è quinto in classifica generale e precede il suo compagno di squadra Xavi Vierge. Era dal 2006 che con James Toseland secondo e Alex Barros quarto che la Honda non partiva così bene.

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