Ciak, si sgasa: la Triumph Bonneville di “Ufficiale e gentiluomo”
Moto e Hollywood, un connubio vincente e ricco di fascino. Vi abbiamo già parlato di alcuni modelli diventati iconici dopo aver impennato sul red carpet. Esemplari che avrebbero meritato un premio Oscar al pari degli attori che hanno avuto la fortuna di cavalcarli davanti alle cineprese. Ciak, si sgasa!
Nel 1982 a ritagliarsi il suo angolo di popolarità grazie a un film è stato uno dei modelli meglio riusciti della Triumph. La pellicola in questione è “Ufficiale e gentiluomo”, pietra miliare del cinema made in Usa degli anni ’80 interpretato dal sex symbol Richard Gere. Il film del regista Taylor Hackford, diventato un classico e riproposto sul piccolo schermo in Italia proprio in questi giorni, è ambientato in una base militare statunitense, dove il protagonista, l’allievo ufficiale, Zack Mayo deve affrontare un duro addestramento per poter diventare un pilota della Marina.
Il film offre uno spaccato della vita militare, fatta di impegno, sacrifici e di quotidiane sfide. Ma anche di amicizia, di valori e di amore. Zack arriva alla base militare per cominciare il corso di addestramento in sella a una moto. Lo stesso modello compare in altre due scene del film: quando si allontana da casa di Paula (Debra Winger) dopo aver conosciuto i suoi genitori e quando, con la ragazza, va alla ricerca dell’amico Sid Worley.
La moto in questione è la leggendaria Triumph Bonneville T140, particolarmente significativa perché incarna lo spirito ribelle e indipendente del personaggio di Zack, interpretato da Gere. La Bonneville T140 è una moto britannica prodotta negli anni ’70 e ’80. E’ conosciuta per il suo design classico e le sue prestazioni affidabili. La versione T140, nello specifico, è una bicilindrica parallela da 750 cc, una delle versioni più potenti della linea Bonneville di quel periodo. Prese il posto della Bonneville T120 da 650 cc.
Nel film, la moto non è solo un mezzo di trasporto, ma anche un simbolo della libertà e dell’autonomia del protagonista, che cerca di trovare la propria strada sia nella vita personale che nell’addestramento militare. La produzione cessò con la chiusura degli stabilimenti a Meriden (Stai Uniti) nel 1983. La Triumph Bonneville è rimasta un’icona nel mondo delle moto e, grazie a questo film, ha guadagnato ulteriore popolarità e fascino.